EMilia Romagna

Rete Lepida tocca i 2.362 punti di accesso

di |

Fibra, WiFi e Dsl, diverse tecnologie integrate per assicurare connessione di massima qualità a Comuni, scuole, aziende sanitarie e ospedaliere, studi di medicina generale, Unioni di comuni, Province, consorzi, università, tribunali, musei, centri di ricerca, protezione civile a altri enti chiave sul territorio regionale.

In Emilia Romagna, tra Comuni, aziende sanitarie e ospedaliere, scuole e altri enti locali, i punti di accesso alla Rete Lepida sono ormai arrivati a 2.362. I dati sono stati diffusi da Lepida ScpA, la società in house della Regione che ha creato, gestisce e promuove l’intera infrastruttura regionale di fibra ottica, wireless e Dsl (Digital subscriber line).

Diverse tecnologie integrate con lo scopo di raggiungere, con la migliore prestazione possibile, tutte le Pubbliche Amministrazioni (PA) del territorio, ma non solo.

La Rete Lepida collega attualmente – oltre a tutti i 328 Comuni della regione – 1.179 scuole, 236 tra sedi di Aziende sanitarie o ospedaliere e studi di Medici di Medicina Generale, e 519 sedi di altri enti, tra cui: ulteriori sedi comunali, Province, Unioni di Comuni, agenzie regionali, ASP, consorzi di bonifica, università, teatri, tribunali, musei, istituti di ricerca, ferrovie regionali, aree industriali, Protezione civile.

I Comuni, è specificato in una nota Lepida, sono collegati in fibra ottica in 312 sedi regionali, mentre 16 sono collegate con tecnologie radio.
In più, per quanto riguarda la Rete Radiomobile Regionale (ERretre) sono 218 i Comuni utilizzatori della rete con oltre 7.360 terminali d’utente in rete.

Lepida, inoltre, si occupa anche della diffusione di aree di coperture WiFi sul territorio regionale, con erogazione di un servizio gratuito in luoghi di riferimento della Pubblica Amministrazione. “EmiliaRomagnaWiFi wifiprivacy.it” è il SSID che eroga il WiFi in modo omogeneo, a Banda Ultra Larga e con navigazione libera grazie alla diffusione della Rete Lepida.

La Rete Lepida lavora infine al rafforzamento del sistema produttivo regionale, lo sviluppo di servizi e applicazioni basati sul trattamento di big data, con particolare riferimento agli ambiti industriali prioritari identificati dalla Regione Emilia-Romagna nella Strategia di Specializzazione Intelligente, allo sviluppo del Tecnopolo, ai centri e infrastrutture di ricerca di eccellenza nel campo del supercalcolo.