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L’asta 5G a 6,2 miliardi. Maxi offerte per la banda 3700 Mhz oltre 4 miliardi

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Oggi la quattordicesima giornata di rilanci competitivi. Bagarre per la banda 3700 Mhz, monta il nervosismo del mercato per il maxi esborso delle telco.

L’asta 5G non accenna a fermarsi e supera quota 6,2 miliardi di euro. Oggi nuova giornata di rilanci, la quattordicesima, con Vodafone, Tim, Wind 3, Iliad e Fastweb (quest’ultima defilata) che continuano la loro battaglia di rilanci sulla banda 3700 Mhz, che nella giornata di ieri vedeva Wind 3 e Telecom Italia in testa sui blocchi da 80 Mhz, entrambi con offerte superiori al miliardo e mezzo di euro, e Iliad e Vodafone in testa per i due blocchi da 20 Mhz, con offerte rispettivamente per 483.900.000 euro e 474.420.000. E sono proprio le super offerte per i due lotti minori che finora hanno suscitato la sorpresa maggiore fra gli esperti, in primis di Maurizio Dècina presidente di Infratel ed ex Commissario Agcom in un’intervista di ieri al Sole 24 Ore.

La banda 3700 Mhz si sta rivelando il piatto più ambito della gara, visto che sarà disponibile da subito per gli aggiudicatari diversamente dalla banda 700 che non sarà libera prima del 2022.

Fino a ieri sono state svolte 159 tornate. “L’ammontare totale delle offerte ha raggiunto nella giornata odierna quota 6.220.622.258,00 euro”, precisa il Mise.

“Anche oggi (ieri ndr) la competizione si è concentrata sulla banda 3700 MHz, che ha raggiunto un ammontare complessivo di 4.017.020.000,00 euro, aggiunge la nota del Ministero. C’è da dire che oltre alla banda 3700 Mhz (quattro lotti, di cui due da 80 Mhz e due da 20 Mhz) resta da assegnare anche la banda 26.5-27.5 Ghz.

In apertura di gara, Vodafone, Tim e Iliad (in qualità di nuovo entrante) si sono già aggiudicate le frequenze in banda 700.

L’esborso per le frequenze 5G ha più che raddoppiato le previsioni della Legge di Bilancio, pari a 2,5 miliardi di euro. I sindacati hanno lanciato venerdì un ‘warning’ sul pericolo di ricadute occupazionali che potrebbero verificarsi in seguito al maxi esborso delle telco. Ma per ora i contendenti sono disposti a proseguire con i rilanci, anche se i primi segnali di nervosismo stanno penalizzando in primo luogo il titolo di Telecom Italia in Borsa, dopo il taglio di ieri delle stime degli analisti di Barclays.

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