Primo giorno di rilanci

Asta 5G, a Tim e Vodafone la banda 700 (dopo il blocco a Iliad). Guerra di rilanci sui 3700 Mhz

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Chiusa oggi a quota 2,8 miliardi la prima giornata di rilanci con l’assegnazione di due lotti a testa in banda 700 FDD a Tim e Vodafone dopo il blocco riservato al nuovo entrante francese. Già superate di 345,4 milioni le offerte iniziali. La gara prosegue domani con ‘la vivace competizione’ sui 3700 Mhz.

Si è chiusa oggi la prima giornata di rilanci per l’assegnazione delle frequenze 5G cui stanno partecipando Iliad Italia, Fastweb, Wind 3, Vodafone Italia e Tim. Oggi è stata la volta della banda 700 FDD. Tutti i 4 blocchi generici (2×5 Mhz) a gara sono stati assegnati, dopo la sesta tornata di rilanci a Tim e Vodafone Italia (due blocchi a testa) “con un introito totale di 1.363.436.396,00 euro, a cui si aggiunge il blocco riservato già aggiudicato alla società Iliad Italia S.p.A. per un importo pari a 676.472.792,00 euro”, si legge nella nota del Mise, che precisa come l’introito complessivo derivante dalla banda 700 FDD sia pari a 2.039.909.188,00 euro alle società Vodafone S.p.A., Telecom Italia e Iliad.

Risulta ancora aperta la procedura per l’assegnazione della banda 700 SDL (meno pregiata rispetto ai 700 FDD, perché funziona soltanto in downlink) e, come previsto da Key4biz, “appare vivace la competizione sulla banda 3700 MHz” aggiunge il Mise. Insomma, la bagarre sui 3700 Mhz sarà un tutti contro tutti che farà certamente lievitare ulteriormente l’introito complessivo della gara.

L’ammontare totale delle offerte vincenti a conclusione di questa prima giornata è stato pari a 2.826.412.258,00 euro, con un incremento di 345.409.454,00 euro rispetto alle offerte iniziali.

Alle ore 10.00 di domani, venerdì 14 settembre 2018, riprenderà la seduta dedicata ai miglioramenti competitivi.

Soddisfazione da parte di Tim, che in una nota precisa di aver fatto per i due lotti 700 FDD “un investimento di 680.200.000 euro (importo in linea con la base d’asta fissata a 676.472.792 euro) due dei quattro lotti da 5+5 MHz ciascuno sulla banda 700 MHz (10 MHz in upload e 10 MHz in download), disponibili a partire dal 2022 e validi fino al 2037”.

“Il lotto acquisito – aggiunge il comunicato – rappresenta il massimo aggiudicabile per TIM in base all’attuale normativa Antitrust. Con questo importante risultato TIM amplia la propria disponibilità di frequenze prioritarie per i servizi 5G; il nuovo spettro si aggiunge, infatti, ai 20 + 20 MHz che TIM ha nelle bande a bassa frequenza 800 MHz e 900 MHz, che già garantiscono la fornitura di servizi UBB per una copertura della popolazione di oltre il 98%”.