Spettro radio

L’asta 5G a 4,1 miliardi supera il valore della gara 4G. Oggi nuovo round sui 3700 Mhz

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Si è chiuso ieri il sesto giorno di rilanci competitivi per le frequenze 5G. Gara ancora aperta per la banda più ambita dei 3700 Mhz.

Si è chiusa ieri sera la sesta giornata della fase dei miglioramenti competitivi per la procedura di assegnazione delle frequenze per il 5G, che vede partecipare le società Iliad Italia, Fastweb, Wind 3, Vodafone e Telecom Italia. I rilanci, ad oggi, sono stati 77. Nessuno dei contendenti in lizza sembra disposto a mollare il colpo per i 3700 Mhz.

“A conclusione della giornata, l’ammontare totale delle offerte delle società vincenti sulla banda 3.6 -3.8 Ghz, ha raggiunto la quota di 4.148.442.258,00 euro, superando così l’introito della precedente gara multibanda del 2011, che si era conclusa con un ammontare pari a 3.945.295.100,00 euro”, comunica il Mise.

Anche nella sesta giornata la competizione si è concentrata sulla banda 3700 MHz, che ha raggiunto un ammontare complessivo di 1.944.840.000,00 euro.

La base d’asta fissata dalla Legge di Bilancio a 2,5 miliardi di euro è stata superata di 1,6 miliardi e non è ancora finita.

I quattro lotti (80-80-20-20) in banda 3700 Mhz si stanno rivelando come previsto, ma forse non in questi termini, il piatto più ghiotto della gara e vedono gli operatori in lizza con rilanci serrati che a ieri vedevano in vantaggio Tim e Wind Tre per i blocchi maggiori da 80 Mhz, tallonati da Vodafone che però non sembra disposta a farsi da parte e Iliad che a ieri era in vantaggio per un lotto minore da da 20 Mhz.

Wind Tre, che non si è aggiudicata risorse frequenziali in banda 700 (due blocchi 2×5 Mhz sono andati a Tim e Vodafone, e un blocco da 2×5 Mhz è andato a Iliad in qualità di nuovo entrante), sembra determinata a concorrere fino alla fine per un blocco da 80 Mhz in banda 3700 Mhz.

Ma la situazione è in divenire ed è prematuro stilare classifiche anche perché nemmeno la banda 26.5-27.5 Ghz è ancora stata assegnata, così come la banda 700 SDL che potrebbe però restare sul piatto perché meno attrattiva.

Vedremo a questo punto chi la spunterà in una gara avvincente, che ha già superato l’esito finale dell’asta 4G di sette anni fa. Una gara, quella in corso, che dimostra come per gli operatori il 5G sia un business davvero promettente, su cui vale la pena investire pesantemente in termini di spettro radio, in vista della nuova era dei servizi IoT che daranno vita a una serie d nuove applicazioni e servizi fra gli altri in ambito Industry 4.0, eHealth, eMobility e Energy.  Un segnale positivo per l’intero settore delle Tlc nel nostro paese.

Alle 10,00 di oggi riprende la fase dei miglioramenti competitivi.

Sull’asta 5G vedi anche: