Il caso

Schermo&Schermo: Derrick via dalla tv pubblica. E’ davvero per il suo passato?

di Carlo Macchitella, produttore televisivo |

L’Ispettore Derrik via dai palinsesti in Germania. E’ solo per il suo ‘imbarazzante’ passato o dietro c’è la problematica della riacquisizione dei diritti tv?

Schermo&schermo, curata dal produttore televisivo Carlo Macchitella, si occupa di serie tv e film. Dal piccolo al grande schermo, tutte le novità sull’intrattenimento. Clicca qui per leggere tutti i contributi.

Per anni ho avuto l’onore e l’onere di programmarlo, e con grande successo, su Rai2. Sulla sua figura e sui perché di un successo planetario ho anche scritto un libro che analizzava sceneggiature, moduli produttivi, target di pubblico interessati.

E avevo incontrato più volte il suo conclamato protagonista, un attore nato in teatro e arrivato alla fama grazie a questa serie tv con delle occhiaie profonde, vestiti sempre di una taglia sopra, un algore e una riservatezza imbarazzanti e il fascino, mite e anonimo, di un bancario di Amburgo in vacanza con moglie, figlia, genero e nipoti sul lago di Garda.

L’ispettore Derrick, la serie tv Made in Germany di maggiore successo nella storia, una sorta di “categoria del pensiero” per i moduli narrativi e i modelli comportamentali che suscitava e ne decretavano un successo costante e alto in termini di ascolti e di affezione sui pubblici più diversi per target, dislocazione geografica, età, aveva subito un  brutto colpo quando,  subito dopo la morte,  si era venuti a sapere che Horst Tappert, il mitico Derrick, in gioventù era stato non solo nazista, ma addirittura componente di uno dei più feroci battaglioni delle SS.

Ma tant’è Tappert era morto e questa seppure orrenda scoperta non poteva cancellare Derrick e quel suo “non fascino” che continuava a colpire milioni di spettatori.

Poi all’improvviso, la settimana scorsa, a quasi 10 anni dalla morte di Tappert, la Zdf ha annunciato di avere bandito dai suoi palinsesti Derrick a causa “dell’imbarazzante passato del suo attore protagonista“.

Una decisione non solo fuori tempo massimo (i 281 episodi della serie sono stati trasmessi a tutte le ore dalla stessa Zdf che della serie era anche coproduttrice e distributrice nel mondo anche in questi ultimi anni successivi alla “scoperta”), ma anche troppo “sopra le righe” per un paese che della denazificazione ha fatto giustamente più un problema di sostanza che di apparenze (oltre ovviamente che di incredibili dimenticanze, un esempio tra i tanti, von Karajan).

Inspiegabile quindi?

Oltre che sinceramente poco rispettosa per i tanti tedeschi che di Derrick sono stati e sono ammiratori.

Ed allora non vorremmo che dietro questo strombazzato rifiuto di un passato da dimenticare vi siano bieche problematiche commerciali legate alla riacquisizione di diritti della serie ed a trattative in corso per il valore del copyright per la produzione di un nuovo Derrick.

L’ispettore Derrick è chiamato anche su questo a indagare…….