La partita

Diritti Serie A, slitta tutto a ottobre. Decisivo il ‘pick’ delle partite?

di |

La partita dei diritti Tv della Serie A va per le lunghe, resta un gap da riempire fra domanda (della Lega) e offerta (di DAZN, Sky e Mediaset). Decisivi potrebbero essere alcuni dettagli come il pick delle partite per le co-esclusive e gli orari degli highligts.

La partita dei diritti Tv della Serie A va per le lunghe, resta un gap da riempire fra domanda (della Lega) e offerta (di DAZN, Sky e Mediaset). Decisivi potrebbero essere alcuni dettagli come il pick delle partite per le co-esclusive.

L’obiettivo della Lega: superare il miliardo

La Lega di Serie A ha fissato a oltre un miliardo di euro il valore dei diritti di trasmissione della Serie A per il quinquennio 2024-2029. Una cifra superiore ai 927 milioni di euro incassati da DAZN e Sky per il triennio in corso 2021-2024. Ma per ora le trattative private intavolate con DAZN, Sky e Mediaset e scadute con un nulla di fatto del secondo round terminato il 25 luglio non hanno portato ai risultati sperati e nuovi negoziati privati ripartiranno presumibilmente già da metà agosto.  

Leggi anche: Diritti Serie A, trattativa al rush finale. Ma il prezzo è giusto? 

Trattative fino al 15 ottobre

Le offerte restano valide e vincolanti fino al prossimo 15 ottobre, “intanto la Lega e le società continueranno a lavorare con l’obiettivo di massimizzare il valore dei propri diritti audiovisivi”. La partita decisiva si giocherà dunque nei prossimi mesi: nel caso in cui le offerte non dovessero essere accettate da parte dei club, la terza fase del bando prevede l’apertura delle buste contenenti le offerte da parte dei sei soggetti interessati alla creazione del Canale di Lega.

La Lega vuole troppo?

Sarebbe di 700milioni e passa, come scriveva qualche giorno fa ‘Il Fatto’, l’offerta di Dazn per riottenere più o meno lo stesso monte partite del precedente triennio (tutti e 10 i match, di cui tre in co-esclusiva). Mediaset, dal canto suo, sarebbe stata disposta a superare i 100 milioni per una partita in chiaro e il resto.

All’appello sarebbero mancati i circa 150/200 milioni di Sky, che tuttavia secondo le voci sarebbe più propensa a migliorare l’attuale investimento (87milioni) in ragione di un miglioramento dei ‘pick’, ovvero le scelte, delle tre partite in co-esclusiva (con la seconda migliore partita in pacchetto) ed una tempistica accorciata per la trasmissione degli highlights di tutte le partite.

Vedremo come andrà a finire.

Le ipotesi sul tavolo

 Le ipotesi sul tavolo sono diverse: si va dal pacchetto 6+3+1 rispettivamente per DAZN, Sky e Mediaset fino alla conferma della situazione attuale (10 di cui 7 in esclusiva per DAZN e 3 in co-esclusiva per Sky), fino anche all’opzione i club scelgano solo l’offerta di DAZN trasmettendo le 3 gare in co-esclusiva sul “canalino” di Lega.

Se si procedesse con nuove trattative private, la data limite del 15 ottobre potrebbe anche essere tolta, considerando che arriverebbero nuove offerte al termine delle stesse trattative. Se invece i colloqui tra la Lega e le emittenti non lasciassero intendere possibilità di rivedere le proposte, allora potrebbe essere presa la decisione di convocare l’assemblea e decidere in base alle offerte di luglio, tenendo sempre il 15 ottobre come data limite. Sullo sfondo, poi, restano sempre le sei offerte arrivate dai soggetti interessati alla creazione del Canale di Lega, che potrebbero essere aperte nel caso in cui la trattativa con DAZN, Mediaset e Sky andasse definitivamente a monte.