la gara

Diritti tv Serie A: offerte da Sky, Dazn e Mediaset (per il match in chiaro). Assenti Rai e Amazon

di |

L'assemblea di Lega ha deciso di avviare una fase di trattative private, che si svolgerà il 26 giugno. In assenza di accordo, si apriranno le offerte per il canale Serie A.

Svelate le offerte per i diritti televisivi della Lega di Serie A a partire dal 2024 fino al 2029. Tre proposte sul tavolo: SkyDAZNMediaset, invogliata dalla possibilità di ottenere una gara da trasmettere in chiaro. Non sono presenti quindi AmazonRai su cui nelle scorse settimane si era vociferato. Nemmeno Discovery ha partecipato, così come le telco.

Diritti tv Serie A, non ci sono Rai e Amazon

Le offerte arrivate sono inferiori al minimo di 1,15 miliardi di euro a stagione indicato nel bando, motivo per cui l’assemblea ha deciso di avviare una fase di trattative private, che si svolgerà il prossimo 26 giugno, ha deliberato l’assemblea della Lega. Se le trattative private non andranno a buon fine, “la Lega Serie A procederà, nell’assemblea del 27 giugno, all’apertura delle offerte ricevute da parte di 6 soggetti nell’ambito dell’invito a presentare proposte per la commercializzazione del canale Serie A, cui seguirà una fase di trattative con gli stessi 6 soggetti”, ha deliberato l’assemblea odierna.

“L’Assemblea ha inoltre approvato, sempre all’unanimità, l’invito ad offrire per i diritti audiovisivi della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana per il triennio 2024/2027”, ha concluso.

Leggi anche: Diritti Serie A, svolta calcio in chiaro: Rai, Mediaset e Discovery ci pensano. Telco fuori gioco?

Sky, 50 miliardi il suo impatto sul Pil italiano in 20 anni (il report)

Soprattutto Amazon, che molti vedevano come una potenziale new entry in Serie A (dopo la trasmissione del miglior match del mercoledì di Champions per il triennio 2021-24). Però alla fine si è defilata. 

Ora, come detto, dopo l’apertura delle buste inizierà una nuova fase, delle trattative private con i singoli broadcaster visto che le offerte sono inferiori al minimo di 1,15 miliardi di euro a stagione indicata nel bando.