Sony annuncia perdite record, ma prevede ritorno all’utile nel 2012. Dubbi degli analisti

di Raffaella Natale |

Il business dei televisori è in perdita da otto anni e anche le vendite delle Playstation hanno registrato un brusco rallentamento.

Giappone


Kazuo Hirai

Sony, che ha registrato una perdita record da 4,42 miliardi di euro per l’esercizio 2011-2012, spera di migliorare gli utili dimezzando le perdite del comparto televisori.

Negli ultimi anni il produttore giapponese ha, infatti, subito pesantemente il calo della domanda, la feroce concorrenza di Samsung e Apple e una competitività bloccata da uno yen troppo forte.  

Il titolo di Sony è crollato questa settimana sulla Borsa di Tokyo al livello più basso da 25 anni a questa parte.

La capitalizzazione del gruppo si attesta intorno ai 15 miliardi di dollari (11,6 miliardi di euro), vale a dire il 3% rispetto a quella di Apple.

 

Sotto l’egida del nuovo CEO, Kazuo Hirai, Sony ha annunciato il mese scorso un vasto piano di risanamento che prevede 10 mila licenziamenti, cioè il 6% dei dipendenti, nella speranza di tornare in utile (Leggi Articolo Key4biz).

Kazuo Hirai, al vertice del gruppo dal mese scorso, ha detto di voler raggiungere un fatturato di 8.500 miliardi di yen (80 miliardi di euro) per l’esercizio 2014-2015 e un margine operativo di oltre il 5%. Al termine, Sony spera tra l’altro di portare a 100 miliardi di yen le vendite nel campo medico.

Il gruppo intende adesso concentrare la propria attenzione sui dispositivi mobili, attrezzature mediche o ancora le batterie per veicoli elettrici per rilanciarsi, procedendo però alla riduzione dei costi nella divisione Televisori, deficitaria ormai da otto anni.

 

La società ha annunciato che per il 2012 prevede di vendere oltre 33 milioni di smartphone, contro i 22,5 milioni dello scorso anno.

Nella telefonia, senza grandi innovazioni, Sony resterà un attore di secondo rango sul mercato degli smartphone“, ha commentato l’analista SR Kwon di Dongbu Securities.

L’analista non è per niente ottimista: “La questione centrale – ha spiegato – è che Sony non è riuscita ad allinearsi ai trend di consumo nei televisori e nei cellulari”.

 

L’inventore del walkman e della Playstation ha anticipato un utile operativo di 180 miliardi di yen (1,74 miliardi di euro) per l’esercizio 2012-2013.

Gli analisti prevedono, invece, un utile operativo di 173 miliardi di yen, soprattutto perché manca, come ha precisato Kenichi Hirano per Tachibana Securities, un solido piano di risanamento dell’asset dei televisori.

Sony stima un utile netto annuo di 30 miliardi di yen e anticipa un crollo dell’11% delle vendite di televisori LCD per quest’anno, in 17,5 milioni di pezzi, ma aggiunge anche che ci sarà un dimezzamento delle perdite di questo business, a 80 miliardi di yen.

 

Dalla sua, Samsung conta di commercializzare a partire dal secondo semestre televisori OLED, che a suo dire soppianteranno nelle case gli LCD entro i prossimi tre anni.

Sony prevede tra l’altro un calo dell’11% delle vendite di Playstation a 16 milioni di unità. Per contro, spera di raddoppiare quelle delle console portatili PSP e Vita, che dovrebbero ugualmente raggiungere i 16 milioni di pezzi.

 

Il titolo di Sony ha chiuso stamani in ribasso dell’1,22% a 1.213 yen. Dall’inizio dell’anno, ha perso il 12% sulla Borsa di Tokyo, mentre l’indice Nikkei delle blue chip ha guadagnato quasi il 7%.