Il rilancio

Vivendi riparte dal Brasile con Telefonica mentre in Italia resta il nodo Mediaset

di |

La holding guidata da Bolloré lancia in Brasile la prima serie per mobile. Per Natale previsto lo sbarco anche in Europa.

Vivendi ha finalmente svelato la propria strategia di riconquista: con una nuova offerta commerciale per Canal+, la promessa di videogame più creativi e nuovi format.

C’è un ma, le sinergie tra le diverse divisioni del gruppo sembrano ancora molto lontane.

Mentre resta ancora il nodo di Mediaset Premium e tornano a circolare le voci su un possibile coinvolgimento di Telecom Italia, abbastanza difficile, oltralpe Vivendi prosegue con il piano di rilancio con un Bolloré sempre più saldo alla guida della holding con una quota oggi del 20% che presto potrebbe salire al 29%.

Questo lascia le mani completamente libere al finanziere bretone di gestire come crede il proprio gioco.

I dipendenti sperano che Bolloré abbia imboccato la via giusta.

Le novità intanto ci sono: Canal+ ha annunciato nuovi pacchetti destinati ad arginare il crollo degli abbonati (300 mila) e le perdite (100 milioni nel primo semestre di quest’anno).

Dal 15 novembre sarà, infatti, disponibile una nuova offerta a un prezzo veramente piccolo: 19,90 euro al mese contro i precedenti 40 euro.

Obiettivo: 10 milioni di abbonati nel 2017.

Contestualmente – indica Milano Finanza – in Italia da qualche giorno Mediaset Premium ha deciso di tagliare ancora il listino prezzi, portando l’offerta base da 20 a 15 euro al mese e quella più completa da 39 a 30 euro. Un modo per cercare di ampliare il bacino d’utenza, fermo da anni a 2 milioni di clienti, e per continuare a obbligare il rivale diretto, Sky Italia, ad adeguarsi a questa politica”.

Premium fatica infatti a stare dietro alla pay tv guidata in Italia da Andrea Zappia che continua a mantenere una posizione leader sul mercato, investendo molto sulle nuove tecnologie e un’offerta sempre più a misura di cliente.

Difficile per Premium, ma anche per Canal+, tenere il passo.

Lo sbarco in Brasile

Bolloré però non molla la presa e di certo non vuole farsi mettere all’angolo da Sky.

Forse proprio per questo motivo circolano le voci che Silvio Berlusconi stia tentando di fare pressing su Rupert Murdoch, non tanto per fare entrare Sky nel capitale di Premium, ma quanto per ‘intimorire’ Bolloré e spingerlo a trovare una rapida soluzione.

Il finanziere francese però continua imperterrito con la propria strategia di rilancio.

Questa settimana dovrebbe essere presentato il lancio in Brasile della prima miniserie per mobile da parte della controllata Studiocanal, in collaborazione con l’operatore tlc Telefonica.

Si tratta di un progetto chiave per Vivendi che aspira a diventare leader nella distribuzione di contenuti premium su mobile per gli operatori tlc e le piattaforme OTT.

Il gruppo ha dichiarato all’Afp che si comincia dal Brasile che è “un mercato molto attivo nel mobile, molto giovane e vergine in termini di video on-demand”.

Successivamente l’offerta verrà estesa a tutta l’America Latina.

Vivendi intende farsi dapprima le ossa con le culture spagnole e portoghesi per poi sbarcare in Europa “prima della fine dell’anno“, come ha indicato la compagnia.

 

Sinergie ancora deboli

Del resto la holding ha attività diversificate ed è presente in diversi settori.

Grazie a Universal, prima major discografica del mondo, Vivendi è già forte nella musica.

E’ presente nel mobile sulle piattaforma di streaming Spotify e Apple Music e ha lanciato Watchmusic in Brasile, piattaforma di video musicali

Presente anche sul mercato dei videogame attraverso Ubisoft e Gameloft.

Eppure per Jean-Baptiste Sergeant di Mainfirst, “la ristrutturazione di Canal+ non è convincente”, così come appare “sempre meno probabile” che Vivendi trovi l’accordo con Mediaset su Premium.

Le sinergie tra le attività delle diverse controllate restano ancora poco chiare mentre oltre a Canal+ comincia a perdere terreno anche Dailymotion, piattaforma di video online rilevata nel 2015 da Orange e considerata un gioiellino dal governo francese.

Secondo alcuni media, metà dei dipendenti stanno per essere licenziati e gli ascolti (indicatori Mediametrie) stanno andando a picco.

Gli analisti di Morgan Stanley restano però fiduciosi: “Vivendi è il più grande investimento di Vincent Bolloré. Questo ci dice che i suoi interessi sono gli stessi di quelli degli altri azionisti e finora si è sempre rivelato un buon capitano per i suoi investimenti precedenti”.

La prima risposta di Vivendi arriverà il 9 novembre quando saranno presentati i risultati del terzo trimestre e chissà che per quella data non sia già sciolto il nodo Mediaset Premium. Vedremo.