Partita a tre

Mediaset-Vivendi: difficile un coinvolgimento di Telecom Italia

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Sempre più complicata la vicenda giudiziaria tra Mediaset e Vivendi. Forse al Biscione conviene puntare al risarcimento più che a una nuova intesa.

Si muove a tutto campo Vincent Bolloré, presidente di Vivendi, che tenta di risolvere la querelle con Mediaset Premium – forse con il coinvolgimento di Telecom Italia – senza tralasciare il rilancio della propria pay tv d’oltralpe Canal+ e mentre comincia a muovere i primi passi anche nell’e-sport per non restare fuori da questo nascente e fiorente business.

E’ però urgente trovare una soluzione per uscire dall’impasse con il Biscione che ieri ha sferrato un nuovo attacco ai francesi, chiedendo il sequestro preventivo di quel 3,5% di azioni di Vivendi che, secondo l’accordo siglato ad aprile, ma poi fatto saltare dallo stesso Bolloré, dovevano passare a Mediaset che avrebbe ceduto la stessa quota come parte dell’intesa per la cessione di Premium.

Anche questo secondo ricorso, che si aggiunge a quello presentato per la richiesta di risarcimento danni dopo il mancato adempimento del contratto, è stato depositato al Tribunale di Milano che ha fissato la prima udienza per l’8 novembre.

Il clima tra le due aziende è sempre più teso, difficile quindi credere che si possa facilmente ristabilire la pace e trovare una via d’accordo nonostante i rinnovati rumors su un coinvolgimento di Telecom Italia.

Accordo a tre molto difficile

Intanto il finanziere bretone continua a salire in Vivendi (20% con possibilità di arrivare entro aprile al 29%, ndr) e si vocifera di una possibile fusione con Havas, società pubblicitaria guidata dal figlio Yannick, da alcuni mesi anche nel board del gruppo media.

Le ipotesi sul tavolo sono tante.

Mediaset non è rimasta all’angolo. In attesa che il francese scopra le sue carte tenta altre vie: una possibile alleanza anti-Bolloré con Murdoch, trattative aperte con fondi stranieri e forse un rientro in corsa di Al Jazeera che non ha mai celato il proprio interesse per la pay tv del Biscione.

Secondo le ultime indiscrezioni, però, sembra che Bolloré stia tentando di trovare una soluzione che coinvolga Telecom Italia, di cui Vivendi è azionista di maggioranza con oltre il 24, e che dovrebbe essere annunciata entro fine ottobre.

L’ipotesi era già stata messa sul tavolo. Gli analisti hanno sempre sostenuto la valenza di un simile accordo da un punto di vista industriale, ma è stato sempre smentito dall’operatore tlc guidato da Flavio Cattaneo, il top manager voluto da Bolloré.

 

La nuova ipotesi

Stando però alle ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg, la proposta che sta mettendo a punto Vivendi coinvolgerebbe Telecom Italia.

Finora si era parlato di un altro tipo di accordo: Mediaset e Vivendi avrebbero preso rispettivamente il 40%, l’11% sarebbe rimasto in mano a Telefonica e il restante sarebbe finito in mano a un nuovo player.

La nuova proposta sarebbe invece diversa: Vivendi sarebbe pronta ad offrire a Mediaset l’acquisto di una quota paritaria del 44,5% di Premium, confermando nel contempo l’attuale quota dell’11% a Telefonica. Nello stesso tempo intenderebbe utilizzare la rete a banda larga di Telecom Italia per promuovere commercialmente il marchio Premium in esclusiva.

Questo significherebbe la fine dell’accordo tra Telecom e Sky che permetteva il trasporto dei contenuti della pay tv di Murdoch sulla fibra della telco?

Secondo Bloomberg, il coinvolgimento di Telecom Italia rafforzerebbe l’obiettivo di Bolloré di creare un competitor di livello europeo a Sky nel mercato delle pay tv.

Al momento questi rumors non sono stati confermati dalle tre aziende coinvolte.

 

Prezzi abbattuti per rilanciare Canal+

Intanto Bolloré continua a lavorare in Francia al rilancio di Canal+ e, per frenare le perdite (100 milioni nel primo semestre) e l’emorragia di abbonati (300 mila all’anno). Dal 15 novembre renderà disponibile un nuovo pacchetto a un prezzo veramente piccolo: 19,90 euro al mese contro i precedenti 40 euro.

Obiettivo: 10 milioni di abbonati nel 2017.

inoltre Vivendi e Canal+ hanno anche stretto ‘un’importante partner strategica’ con  l’Electronic Sports League (ESL), la più importante organizzazione mondiale nell’organizzazione di eventi correlati al mondo dei videogiochi e tornei online e offline.

Prevista l’organizzazione di campionati nazionali di gioco online in Francia seguiti dai canali di Canal Group e supportati anche da Universal Music Group, da Dailymotion e da attività del gruppo Vivendi per gli eventi live come L’Olympia e Digitick.