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Luce e gas: quali sono le tasse e le imposte presenti nella bolletta 2023?

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Quando si riceve la bolletta l’attenzione va immediatamente all’importo da pagare e spesso non si presta attenzione alla somma che si versa per le tasse e per le imposte che, assieme ai consumi e agli oneri generali di sistema, costituiscono una quota consistente degli importi delle bollette.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Quando si riceve la bolletta l’attenzione va immediatamente all’importo da pagare e spesso non ci si sofferma a pensare alle diverse voci di costo che la compongono. In particolare, non si presta attenzione alla somma che si versa per le tasse e per le imposte che, assieme ai consumi e agli oneri generali di sistema, costituiscono una quota consistente degli importi delle bollette.

Dal momento che tasse e imposte vengono calcolate sulla base dei propri consumi, ridurre gli sprechi e scegliere le migliori offerte luce e gas del Mercato Libero, facilmente individuabili tramite il comparatore di SOStariffe.it, aiuta a spendere meno anche in questo senso.

Le tasse e le imposte presenti nella bolletta dell’elettricità

Sono tre le voci di spesa riconducibili a tasse e imposte presenti nella bolletta dell’elettricità:

  • l’accisa sui consumi elettrici;
  • l’IVA;
  • il canone RAI.

L’accisa, conosciuta anche come imposta indiretta sui consumi, viene calcolata in misura differenziata a seconda che si tratti di un’utenza a uso domestico, residente o non residente, oppure che sia usata in luoghi diversi dalle abitazioni. Per gli utenti domestici l’accisa è pari a 0,0227 euro a kWh, ma per le utenze domestiche a uso residenziale non si applica ai primi 150 kWh consumati ogni mese.

L’IVA, imposta sul valore aggiunto, ha un’aliquota agevolata del 10% eviene calcolata sul totale dei consumi, compreso l’importo dell’accisa. Il canone RAI, infine, viene addebitato sulla bolletta elettrica ai nuclei familiari che hanno un abbonamento attivo alla TV e viene ripartito in 10 rate mensili di importo pari a 9 euro ciascuna. Quindi non su tutte le bollette è presente questa imposta, che a ogni modo è slegata dai consumi dell’elettricità.

Leggendo le diverse voci che compongono la bolletta è possibile conoscere l’importo complessivo di tasse e imposte addebitato. I diversi fornitori di energia possono usare delle denominazioni diverse, ma generalmente la dicitura fa riferimento a “imposte e IVA” e viene elencata dopo il riepilogo delle spese relative ai consumi e a quelle riguardanti gli oneri di sistema.

Le tasse e le imposte presenti nella bolletta del gas

Nel calcolo della bolletta del gas si segue una procedura simile a quella usata per le bollette dell’energia elettrica. L’unica differenza è che nella bolletta elettrica non è addebitato il canone RAI, ma è presente in alcuni casi un’addizionale regionale.

L’accisa sui consumi è addebitata anche sui consumi del gas e viene pagata in misura differenziata a seconda di quanti metri cubi di gas sono stati consumati e della zona di residenza. Le utenze vengono raggruppate in quattro scaglioni di consumo e in due macroaree geografiche e a ciascun raggruppamento corrisponde un diverso importo da pagare.

L’importo dell’accisa per le utenze a uso civile va da un minimo di 0,038 euro a Smc per chi vive nelle regioni del sud e ha consumi annui entro i 120 Smc e 0,186 euro per Smc per chi vive al centro-nord e ha consumi superiori a 1.560 Smc l’anno.

In alcune regioni, poi, in aggiunta all’accisa sui consumi viene addebitata un’addizionale regionale. Fanno eccezione le regioni a statuto speciale e la Lombardia, che ha deciso di non applicarla. L’addizionale va ad aggiungersi all’accisa e segue lo stesso meccanismo: l’importo è differenziato a seconda dello scaglione di consumo nel quale si rientra.

Infine, va considerata l’IVA calcolata sui consumi di gas. L’aliquota IVA è diversa a seconda che il gas venga usato per uso domestico o per un uso non domestico. Per le utenze domestiche viene applicata l’IVA agevolata al 10% per i consumi fino a 480 Smc all’anno e l’IVA ordinaria al 22% in tutti gli altri casi. 

Quanto pesano sulla bolletta tasse e imposte?

Il peso complessivo di imposte e tasse sulla bolletta dell’elettricità e del gas può essere diverso a seconda dei consumi, del tipo di utenza, dell’area in cui si risiede e del tipo di contratto attivato. In particolare, la quota di imposte e IVA sulle bollette può variare tra le utenze del mercato tutelato e quelle del mercato libero.

Nel mercato di maggior tutela grossomodo accise e IVA pesano sulle bollette per un importo compreso tra il 10 e 15% del totale dell’importo da pagare. Per ridurre la spesa, in ogni caso, è necessario scegliere la tariffa più conveniente del Mercato Libero per l’energia elettrica e per il gas. In questo modo, si riduce il costo dell’energia e, quindi, l’importo da pagare, comprensivo di tasse, sarà più basso (a parità di consumi).

Bisogna, inoltre, tener conto del fatto che, per effetto delle misure previste contro la crisi energetica, attualmente alle bollette del gas si applica un’aliquota IVA ridotta al 5%. La validità della misura è stata prorogata fino al 30 giugno 2023 e consente sia a chi ha un’utenza a uso domestico sia a chi ha un’utenza non domestica di risparmiare sulle bollette.