Il punto

Emilia-Romagna, la fibra di Lepida più veloce della banda ultralarga

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Il modello Lepida permette di portare connessioni veloci anche nelle aree meno appetibili per gli operatori tlc. Soddisfazione delle imprese coinvolte: ‘Connessioni velocissime e tempi ridotti rispetto alla banda ultralarga’.

In Emilia-Romagna si procede spediti sul fronte delle connessioni veloci alle aziende. In tutto questo Lepida sta facendo una grande lavoro e la soddisfazione arriva direttamente dalle imprese che stanno usando la fibra ottica messa a disposizioni dalla società nelle aree industriali della regione.

Per queste aziende, le connessioni sono “veloci, velocissimi e con una capacità di elaborare informazioni “pesanti” in tempi molto ridotti rispetto a “prima”. Prima della banda ultralarga”.

Alcune di queste imprese godono anche del vantaggio della rapidità nella connessione diretta tra sedi diverse della loro attività.

Ma cosa apprezzano in particolare le imprese?

Innanzitutto l’attivazione di piattaforme di lavoro condiviso, la riduzione delle tempistiche di elaborazione, ma anche l’aumento della attività via videoconferenza, che permette di “risparmiare su viaggi e tempi morti”.

Ad oggi sono 11 le aree già connesse, con 52 aziende collegate; 18 aree in fase di realizzazione e 11 in fase di analisi di fattibilità.

L’operazione – spiega Lepida – avviene sulla base di un modello di partnership pubblico/privato che consente anche alle aree meno appetibili per gli operatori di dotarsi di infrastrutture non solo più veloci, ma simmetriche e affidabili”.

Ecco come funziona in sintesi il modello che è stato inserito nella Legge Regionale sull’attrattività territoriale:

Il pubblico mette a disposizione le tubature, gratuitamente, mentre i privati finanziano la fibra ottica: la rete, FTTH, diviene di proprietà del Comune, che ne concede l’uso gratuito per una quindicina di anni alle aziende co-finanziatrici.

Lepida si occupa della progettazione e della direzione lavori, nonché di trovare gli operatori che erogheranno poi il servizio.

“Presto – informa Lepida – l’operazione si amplierà. Dopo alcuni passaggi tecnici in corso, il Programma Operativo del FESR 2014-2020 della nostra Regione metterà a disposizione 26milioni di euro per le aree non di montagna, che invece saranno oggetto di azioni specifiche sul FEASR”.

“Si stanno elaborando – ha concluso Lepida – i criteri che porteranno a definire la mappa degli interventi in coerenza con i meccanismi di Aiuto di Stato già notificati. Si tratta di interventi diretti, che porteranno la fibra ottica sino alla soglia della singole imprese”.