Emilia Romagna, il bilancio degli Operatori TLC Marconi

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Il punto della situazione ad un anno dal tavolo istituito in Regione e la collaborazione di Lepida nel portare la banda larga dove non c'è rete

Ad un anno dalla proposta di costituire un tavolo di confronto stabile per i piccoli e medi operatori delle telecomunicazioni, per aiutarli ad affrontare il loro mercato locale, il gruppo Operatori Tlc Marconi fa il punto della situazione per scoprire cosa è stato raggiunto e quali obiettivi prefissati sono stati realizzati.

Il gruppo, ricordiamolo, nasce per favorire la concertazione delle azioni di infrastrutturazione territoriale dell’Emilia Romagna, l’elaborazione congiunta di nuovi paradigmi di servizi, l’interpretazione congiunta delle disposizioni normative, le acquisizioni congiunte di hardware per TLC, la definizione ed implementazione di strategie di unbundling, i confronti sulle valorizzazioni dei servizi di base, la partecipazione congiunta a consultazioni, la risposta a bandi in materia di BUL e la formazione congiunta sulle tecnologie e sulle normative.

Ad oggi il Gruppo conta 19 Soci, di natura pubblica e privata. Tra le attività:

  • è stata costruita una posizione comune per l’assegnazione prioritaria delle frequenze nelle aree marginali e la gratuità dell’assegnazione stessa, nella banda 3.6-3.8GHz, evidenziando la coerenza con le linee nazionali di sviluppo della BUL in fibra ottica;
  • è stata costruita una posizione comune per la consultazione promossa per definire le linee guida per le condizioni di accesso in wholesale alle reti destinatarie di contributi pubblici, sottolineando l’importanza della gradualità degli obiettivi da raggiungere nell’elaborazione dei modelli di pricing;
  • sono stati discussi meccanismi e condizioni di fornitura wholesale tra i partecipanti al Gruppo;
  • è stata identificata la possibilità di realizzare un gruppo di acquisto per connettività wholesale da grandi operatori; sono state discusse ed interpretate le nuove normative per la costituzione di piccoli operatori di TLC locali chiarendo l’iter procedurale verso il MISE;
  • sono stati identificati nuovi meccanismi di rapporto con Lepida spa per la fornitura di trasporto in luoghi ove non esistono punti di accesso alla rete, ma semplicemente giunti nelle fibre esistenti;
  • è stato organizzato un corso gratuito tenuto da Lepida sulle informazioni e sulle tecniche per la realizzazione di reti in fibra a cui hanno partecipato ben 26 persone;
  • è stato coordinata la presenza sul territorio di due corsi del RIPE immediatamente esauriti nella loro capienza; sono state effettuate indagini semestrali sulle azioni territoriali effettuate che utilizzano banda e/o trasporto di Lepida per abilitare aree a fallimento di mercato con pubblicazione dei risultati sul sito di Lepida.