FOTOVOLTAICO

Elettricità wireless dallo Spazio: primi test in Giappone

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Il progetto, di un’equipe di scienziati dell’Agenzia Spaziale Giapponese, non entrerà in produzione prima del 2040.

Via i cavi, il fotovoltaico arriverà dallo Spazio. Lo promettono gli scienziati della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), l’agenzia spaziale giapponese, che è riuscita a trasmettere energia elettrica in modalità wireless. Dare vita a pannelli fotovoltaici orbitali in grado di catturare i raggi solari per poi trasformarli in energia elettrica da inviare sulla Terra, in modo simile a quanto viene fatto con le onde radio, è l’obiettivo dei ricercatori.

I primi test, condotti sul pianeta, hanno permesso di veicolare 1,8 kilowatt di energia ad una distanza di 55 metri. Nonostante il quantitativo di energia trasmesso sia ancora “insignificante”, come anche il viaggio percorso, il risultato potrebbe essere una rivoluzione per il settore.

E’ stata la prima volta – ha spiegato un portavoce della JAXA – che qualcuno è riuscito ad inviare un output di quasi 2 kilowatt di energia elettrica verso un piccolo obiettivo, utilizzando un delicato dispositivo di controllo della direzione“.

E di notte o con il cielo coperto?

Perfezionando il sistema, si è appreso, in futuro sarà possibile installare grandi pannelli su piattaforme orbitali che potranno fornire alla Terra energia 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno.  Per produrla, sul nostro pianeta sono necessarie condizioni meteorologiche favorevoli, mentre nello spazio non vi sono problemi di cielo coperto. Oltre a questo, i pannelli orbitali sarebbero in grado di produrre energia anche quando sulla Terra è notte, consentendo un approvvigionamento energetico costante.

 

Ma per avere questi risultati dallo Space Solar Power, questo il nome del progetto che consiste nel posizionare delle stazioni fotovoltaiche a 36.000 km di altitudine, dovremmo aspettare almeno fino al 2040. ‘Ci sono molti ostacoli da superare – ha spiegato il portavoce dell’agenzia nipponica -. Stiamo cercando un modo economico per mandare le enormi strutture nello spazio, come assemblarle ed effettuare la manutenzione’.