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Cybersecurity, il settore dell’energia il più esposto alle minacce nel 2017

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Le aziende del settore dell’energia sono state le più esposte a cyberminacce negli ultimi sei mesi del 2017: i ricercatori hanno rilevato almeno un tentativo di attacco malware all’anno nel 38,7% dei casi.

La cybersicurezza negli impianti industriali rimane un problema che può portare a conseguenze molto serie e anche comportare perdite economiche ingenti in caso di attacchi ai processi di lavorazione e sviluppo.

Nel corso delle analisi sul panorama delle minacce in vari ambiti industriali, l’Industrial Control Systems (ICS) CERT di Kaspersky Lab ha scoperto che quasi tutti i tipi di aziende hanno subito attacchi informatici ai loro sistemi ICS.

Energia

Le aziende del settore dell’energia sono state le più esposte a cyberminacce negli ultimi sei mesi del 2017: i ricercatori hanno rilevato almeno un tentativo di attacco malware all’anno nel 38,7% dei casi. In un’ipotetica classifica di settori più colpiti, al secondo posto troviamo quello dei network di engineering e integrazione ICS (con il 35,3%). Per altri ambiti di applicazione industriale la media è stata tra il 26 e il 30%  e la maggior parte degli attacchi è stata di natura accidentale.

Secondo gli esperti, il settore energetico è stato uno dei primi ad integrare in modo ampio le soluzioni di automazione industriale ed è anche uno di quello con il più grande impiego di mezzi informatici. Sono stati propri gli incidenti e i cyberattacchi targettizzati registrati negli ultimi due anni, insieme a varie iniziative di autoregolamentazione, a far sì che fossero proprio questo tipo di realtà ad introdurre, prima di altre, prodotti e misure a protezione dei sistemi OT.

La rete elettrica moderna, inoltre, è uno dei sistemi più estesi di dispositivi industriali collegati, con un gran numero di computer connessi alla rete e un livello di esposizione relativamente alto alle minacce informatiche. Anche l’alta percentuale di ICS attaccati nel settore delle aziende di engineering e intergrazione ICS mostrano l’esistenza di un problema serio, determinato dal fatto che la supply chain è stata usata spesso come vettore di devastanti attacchi negli ultimi anni.

Costruzioni

Il settore delle costruzioni mostra il più alto tasso di crescita per quanto riguarda gli attacchi a computer ICS nella seconda parte del 2017: facendo un confronto con la prima parte dell’anno, l’aumento è stato del 31,1%. Altri settori industriali (manifatturiero, trasporti, servizi, alimentare, salute, ecc.) hanno registrato una media di attacchi compresa tra il 26 e il 30%.

Trasporti

L’aumento nell’ambito dei trasporti registrato nella seconda parte dello scorso anno (rispetto ai valori rilevati nella prima metà) potrebbe essere la dimostrazione del fatto che queste organizzazioni non sono ancora abbastanza mature per prestare sufficiente attenzione alla protezione dei sistemi industriali. I loro strumenti di automazione computerizzata potrebbero essere relativamente nuovi e una cultura della cybersicurezza industriale deve ancora svilupparsi a pieno.

La percentuale più bassa di attacchi ICS, invece, è stata notata nelle aziende specializzate nello sviluppo di software ICS: il dato si attesta al 14,7%. Le loro ricerche, i laboratori di sviluppo, le piattaforme di test, le versioni demo, le simulazioni sono stati comunque oggetto di minacce malware, anche se non così spesso come accaduto agli ICS di altri settori industriali.