CAMBIAMENTO CLIMATICO

COP21: i capi di Stato voglio esserci

di Redazione |

Il governo francese ha deciso di non cancellare la conferenza internazionale sul clima in programma dal 30 novembre a Parigi.

Conto alla rovescia per la Conferenza sul clima, la COP21, che prenderà il via il prossimo 30 novembre a Parigi ancora scossa dagli attentati di una settimana fa. E i riflettori adesso si accendono sulla questione sicurezza nei giorni dell’atteso appuntamento internazionale che il governo francese ha deciso di non annullare vista la fondamentale importanza per trovare un accordo mondiale contro i cambiamenti climatici.

Dal 30 novembre all’11 dicembre sono attesi nella capitale francese i leader internazionali, da Vladimir Putin a Barack Obama. Le misure di sicurezza, rassicura il governo della Francia, saranno rafforzate, ma dal CNR fanno sapere che i recenti fatti di cronaca possano influire negativamente sull’esito della conferenza sul clima. Enrico Brugnoli, a capo del dipartimento Terra Ambiente del Cnr-Disba,ritiene che occorra rispondere con fermezza alla minaccia terroristica e auspica una risposta globale per ‘impedire ai terroristi di influenzare negativamente questa importante conferenza’.

La telefonata tra Barack Obama e François Hollande ha messo a tacere le polemiche divampate dopo le dichiarazioni del segretario di Stato americano John Kerry il quale aveva espresso al Financial Times scetticismo in merito alla firma di un accordo vincolante per la riduzione delle emissioni di gas serra. Tutti i leader europei si sono dichiarati ancora una volta fermamente intenzionati a proseguire il percorso tracciato dal Protocollo di Kyoto e raggiungere, dunque, un nuovo patto sul clima.