CAMBIAMENTI CLIMATICI

COP21. E accordo fu. Papa Francesco: ‘Ora proseguire il cammino’

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L’auspicio di Francesco è ‘che venga garantita una particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili’.

Applausi interminabili hanno accolto lo storico accordo siglato a Parigi, al termine della COP21 per fermare il surriscaldamento globale. ‘Un accordo che vale un secolo’ ha commentato il presidente francese Francois Hollande, commosso il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius.

Di accordo storico hanno parlato anche Barack Obama e il ministro dell’Albiente lussemburghese Carole Dieschbourg, in rappresentanza della presidenza dell’Ue. ‘Siamo nella storia, e a questa storia ha contribuito anche l’Italia, ha commentato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, mentre il premier Matteo Renzi ha definito l’intesa un ‘passo avanti decisivo’. L’articolo 2 dell’accordo fissa l’obiettivo di restare ‘ben al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali’, con l’impegno a ‘portare avanti sforzi per limitare l’aumento di temperatura a 1,5 gradi’.

L’articolo 3 prevede che i Paesi ‘puntino a raggiungere il picco delle emissioni di gas serra il più presto possibile’, e proseguano ‘rapide riduzioni dopo quel momento’ per arrivare a ‘un equilibrio tra le emissioni da attività umane e le rimozioni di gas serra nella seconda metà di questo secolo’.

Gli Stati dovranno impegnarsi molto per il raggiungimento di politiche che guardino alle energie pulite. Soprattutto perché l’impegno dovrà essere focalizzato sulle risorse. Nel testo viene ribadito l’obbligo di fornirne ai Paesi in via di sviluppo e di stilare una roadmap per arrivare a mobilitare 100 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020, con l’impegno ad aumentare ‘in modo significativo i fondi per l’adattamento’.

C’è poi un articolo specifico, quello dedicato ai cosiddetti loss and damage, ovvero i fondi destianti ai Paesi vulnerabili per affrontare i cambiamenti irreversibili a cui non è possibile adattarsi, basato sul meccanismo sottoscritto durante la Cop 19, a Varsavia, che potrebbe essere ampliato o rafforzato.

‘Bene l’accordo, adesso si pensi ai più deboli’ il commento di Papa Francesco alla notizia dell’accordo raggiunto. ‘Proseguire – ha detto il Pontefice ieri durante l’Angelus – con sollecitudine il cammino intrapreso nel segno di una solidarietà che diventi sempre più fattiva’.