Tv: per IDATE, mercato da 340 mld di euro. Italia forte nella Tv ibrida

di Raffaella Natale |

In Italia è forte il potenziale della Tv ibrida che rappresenta il 30% delle case per il periodo 2010-2015. Cresce l’avanzata degli OTT e le pay-Tv puntano ai mercati emergenti.

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Tv ibrida

Il mercato mondiale della televisione – stimato in 340 miliardi di euro nel 2012 – dovrebbe subire un rallentamento progressivo da qui al 2016.

Il Rapporto IDATE, ‘World Television Market‘, consente di fare un bilancio per il settore, che si appresta a una rivoluzione senza precedenti.

Lo studio mette in luce le leve di crescita e le trasformazioni in atto per questa industria, analizzando le principali tendenze del mercato e presentando le previsioni fino al 2016.

 

Per Florence Le Borgne-Bachschmidt, “è particolarmente importante individuare i movimenti di trasformazione in atto per la Tv, mai così importanti come al momento, al fine di prendere le misure della rivoluzione in corso”.

Questo Report, molto dettagliato, consente di avere informazioni fondamentali (Tv terrestre, satellite, cavo, IPTV, pay-Tv) su 40 Paesi e 5 aree geografiche.

 

Secondo IDATE, il numero di abitazioni dotate di Tv arriverà a circa 1.500 miliardi nel 2016 nel mondo (+9,4% in 5 anni).

Il cavo resterà la principale modalità di accesso alla tv ma cederà a poco a poco terreno al satellite e all’IPTV, che rappresenteranno rispettivamente il 30,8% e il 7,3% delle abitazioni per la fine del 2016.

Nonostante lo sviluppo di soluzioni di Tv ibrida, la Tv terrestre continuerà a contrarsi fino a diventare la terza piattaforma per la ricezione del segnale televisivo nel 2016, con una fetta di mercato mondiale di circa il 25%.

 

La maggiore disponibilità di soluzioni di Tv ibrida, che combinano Tv tradizionale su reti broadcast (terrestre e DTH) e servizi video OTT, rappresenta la variabile chiave dello sviluppo futuro di differenti modalità d’accesso alla televisione.

 

L’Italia registra un forte potenziale di Tv ibrida che riguarda circa il 30% delle case (dotate di Tv) nel periodo che va dal 2010 al 2015.

Un percentuale maggiore di quella di altri Paesi come Spagna (24%), Francia (circa 18%), Regno Unito (12%), USA (14%), Germania (13%).

 

Stando agli analisti di IDATE, il tasso di penetrazione delle case dotate di Tv digitale raggiungerà il 78% nel 2016 a livello mondiale.

Tre fattori avranno un ruolo fondamentale per lo sviluppo del digitale: la capacità dei governi di guidare il passaggio al digitale delle reti terrestri nazionali; gli investimenti degli operatori via cavo per l’ammodernamento delle loro infrastrutture; il successo delle offerte IPTV e del satellite presso i telespettatori.

 

Secondo IDATE, le revenue mondiali della Tv arriveranno a 340 miliardi di euro nel 2012.

Le entrate della pay-tv, stando a IDATE, aumenteranno del 12,1% nei prossimi quattro anni, con un tasso di crescita media annua del 2,9%.

Le revenue pubblicitarie cresceranno maggiormente, segnando un +21,2% tra il 2012 e il 2016.

I fondi pubblici stanziati per la Tv continueranno ad aumentare sensibilmente, del +7% da qui al 2016.

 

La pay-Tv arriverà a saturazione nei mercati più sviluppati. L’emergere di nuovi servizi video OTT su Tv e altri dispositivi web-based, a costi inferiori, farà crescere la minaccia del cord-cutting.

Per diversi operatori di pay-Tv occidentali, i mercati emergenti rappresenteranno fonti vitali per la crescita futura.