La fusione d 16,5 miliardi di sterline fra Vodafone e Three in Uk è stata completata, dando vita al primo operatore mobile del paese nelle Tlc britanniche.
La nuova società, che sarà attiva con il brand VodafoneThree, ha messo in cantiere investimenti per 11 miliardi di sterline nei prossimi 10 anni per l’upgrade delle reti. Si parte quest’anno con un impegno di 1,3 miliardi, con particolare attenzione per lo sviluppo della rete 5G che nel Regno Unito è alquanto in ritardo rispetto alla media Ue e a quella di Usa e Cina.
Niente remedies
Secondo il Times, la fusione fra Vodafone e Three è la prima nel suo genere che viene consentita senza “rimedi strutturali” come la creazione di spin off di brand secondari per mantenere bassi a i prezzi.
Al timone della nuova entità ci sarà Max Taylor, l’attuale Ceo di Vodafone Uk, in tandem con Darren Purkis, in precedenza responsabile finanziario di Three Uk, che assumerà lo stesso ruolo. Una leadership bicefala, simile a quella fra WindTre nel nostro paese.
La industry delle Tlc spera in meno lacci per il consolidamento
L’operazione ha suscitato entusiasmo nella industry delle Tlc che spera da tempo in un allentamento delle rigide regole in materia di merger nella Ue e spingere così una vera ondata di consolidamento, considerata vitale.
Margherita Della Valle, Ceo di Vodafone Group, ha detto che il merger “creerà una nuova forza nel mobile in Uk e trasformerà l’infrastruttura digitale del paese spingendo il Regno Unito in prima fila sul fronte della connettività europea. Con la creazione di VodafoneThree, offriremo ancora di più, offrendo a tutti una copertura più ampia, velocità più elevate e connessioni di migliore qualità”.
L’accordo rientra in una radicale riorganizzazione del gruppo europeo delle telecomunicazioni supervisionato da Della Valle, che ha incluso anche la vendita delle sue attività in Spagna e in Italia, raccogliendo 12 miliardi di euro in contanti in anticipo.
Three e Vodafone erano in passato il terzo e il quarto operatore del paese, ma il gruppo combinato avrà una quota del 37% in termini di ricavi da servizi, secondo le stime della società di analisi Enders, superando così O2 (VirginMedia O2) ed EE (BT).
Le azioni Vodafone però continuano a vivacchiare vicino ai minimi da 30 anni. La cura Della Valle sta dando i suoi frutti e l’obiettivo della nuova entità nel Regno Unito è raggiungere un contenimento dei costi per 700 milioni all’anno entro la fine del decennio.
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