Data Center: Avaya presenta il Software-Defined Data Center e la nuova roadmap

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Il Software-Defined Data Center promette più agilità e automazione grazie alla piattaforma cloud OpenStack che permetterà di distribuire i dispositivi virtuali, assegnare le capacità di storage e configurare le reti attraverso un’unica interfaccia.

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Avaya

Nelle scorse settimane, Avaya ha annunciato la sua nuova strategia sui Data Center con il lancio del Software-Defined Data Center (SDDC), un sistema progettato per aumentare la produttività e l’efficienza dei data center aziendali altamente virtualizzati.

 

Il sistema è in grado di ridurre al minimo il Time-to-Service – i servizi cloud sono abilitati in pochi minuti con un processo in 5 step – di coordinare l’assegnazione delle risorse del data center attraverso un’interfaccia unica per semplificare la distribuzione delle applicazioni; di aumentare la disponibilità di servizi unici dai 4 mila delle rete ethernet tradizionali a oltre 16 milioni; di semplificare la mobilità delle macchina virtuali all’interno e tra data center geograficamente distribuiti.

L’utilizzo della piattaforma cloud OpenStack permetterà agli amministratori dei data center di distribuire i dispositivi virtuali, assegnare le capacità di storage e configurare le reti attraverso un’unica interfaccia.

Avaya Fabric Connect rafforza quindi l’ambiente OpenStack rimuovendo le restrizioni delle reti ethernet tradizionali per permettere maggiore dinamismo, flessibilità e scalabilità nei servizi di rete.

 

L’SDDC framework è il primo passo della nuova roadmap Avaya nel Software-Defined Networking, nonché “la logica evoluzione del portfolio Data Center”, ha spiegato Rohit Mehra di IDC, che ha quindi sottolineato come il completamento dell’architettura end-to-end Fabric Connect con un sistema di controllo e automazione come OpenStack rappresenti “un’estensione potente e naturale per Avaya e i suoi clienti”. (A.T.)

 

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