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Ancora deludente la trimestrale di Amazon. L’azienda guidata da Jeff Bezos ha scelto di affermarsi sul mercato dei tablet, dominato da Apple e Samsung, con massicci investimenti per produrre buoni dispositivi a prezzi accessibili, ma per i quali ancora non si riescono a coprire i costi.
La perdita netta ammonta a 7 milioni di dollari mentre i profitti restano fermi dallo scorso anno a 7 milioni.
In termini di utile per azione, nel secondo trimestre, l’azienda ha ceduto due centesimi contro il centesimo in attivo del periodo aprile-giugno del 2012. Gli analisti si aspettavano 5 centesimi. Sul fronte dei ricavi Amazon ha raggiunto quota 15,70 miliardi di dollari da 12,83 miliardi dello scorso anno, ma non hanno centrato le stime degli analisti pari a 15,73 miliardi. Anche l’outlook ha deluso: per il trimestre in corso l’azienda americana attende ricavi nell’intervallo 15,45-17,15 miliardi di dollari, in linea con i 17 miliardi previsti dagli analisti.
“Siamo grati ai nostri clienti per la loro risposta ai dispositivi Kindle (la gamma di eReader e tablet prodotti da Amazon, ndr) e al nostro ecosistema digitale“, ha dichiarato Bezos, sottolineando che i dieci prodotti più venduti sulla piattaforma a livello mondiale sono tutti digitali. Le spese di marketing sono cresciute del 26% sull’anno e quelle in “tecnologie e contenuti” del 47%.
Da grande online store, Amazon si sta trasformando in un fornitore di servizi, proponendo per esempio offerte cloud ad aziende e amministrazioni, portando avanti una forte politica d’espansione in alcuni mercati esteri fortemente competitivi come la Cina. Ma questo ha un prezzo e Amazon continua a pagarlo.
