Telecom Italia: trimestre di crescita in Brasile mentre si rafforza il controllo di Telecom Argentina

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Tim Brasil è il secondo è il secondo operatore mobile brasiliano e uno degli asset di punta di Telecom Italia, che a settembre ha aderito al progetto di aumento di capitale della società di 480 milioni di euro.

Sud America


Luca Luciani

Un trimestre di forte crescita quello di Tim Brasil: la società controllata da Telecom Italia ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 316,6 milioni di reais (circa 131 milioni di euro) in aumento del 116% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente grazie alla crescita del 26% del numero degli utenti, che hanno raggiunto quota 59,2 milioni. L’utile è tuttavia inferiore al consensus degli analisti, che attendevano a 334 milioni reais.

I ricavi segnano una crescita del 19% a 4,37 miliardi di reais (circa 1,84 miliardi di euro), l’Ebitda è cresciuto dell’11% a 1,15 miliardi di reais (circa 480 milioni di euro) e il margine sul fatturato è calato di quasi l’1% all’11,7% a causa della maggiore concorrenza sul mercato.

 

L’indebitamento finanziario netto è stato ridotto del 29% a 1,45 miliardi di reais (604 milioni di euro) e il free cash flow operativo è cresciuto del 13,2%, con un flusso di cassa netto aumentato del 22% a 540 milioni di reais (225 milioni di euro).

 

Tim Brasil è il secondo è il secondo operatore mobile brasiliano e uno degli asset di punta di Telecom Italia, che a settembre ha aderito al progetto di aumento di capitale della società di 480 milioni di euro.

La società, ha annunciato l’Ad Luca Luciani, è sulla strada per centrare l’obiettivo di utile operativo per il 2011, mentre l’Ebitda dovrebbe superare quota 4,5 miliardi di reais (2,6 miliardi di dollari),

 

Telecom Italia, intanto, ha acquisito per 50,9 milioni di euro un ulteriore 1,5% di Telecom Argentina, salendo così a una partecipazione diretta del 22,6%, che si aggiunge al 21,1% detenuto indirettamente tramite Sofora, di cui la società italiana possiede il 68%, dopo aver acquistato, a marzo, il 10% del capitale sociale di Sofora dal partner locale Werthein per un importo di 145 milioni di dollari.

 

L’accordo che ha portato il gruppo italiano al controllo di Telecom Argentina era stato siglato a ottobre 2010 dopo anni di dispute e una ventina di procedimenti giudiziari legati alla presenza di Telefonica in Telco, la holding che controlla Telecom Italia: dal momento che il gruppo iberico controlla anche l’altro grande operatore telefonico del Paese, Telefonica Argentina, l’Antitrust argentino (CNDC) – per paura di un’eccessiva concentrazione sul mercato – aveva imposto a Telecom Italia di cedere la propria quota in Sofora.

 

Per ottenere il via libera all’operazione di incremento del capitale – che attribuisce alla società italiana le piene leve gestionali del gruppo Telecom Argentina anche attraverso la nomina del Presidente e del Chief Executive Officer – Telecom Italia ha quindi dovuto assumere una serie di impegni volti a garantire la completa separazione tra Telefonica e Telecom Italia in relazione alle attività svolte in Argentina e assicurare l’assenza di qualsiasi influenza e partecipazione di Telefonica nei processi decisionali del gruppo Telecom Italia relativamente alle sue controllate argentine nonché alcune restrizioni nelle relazioni commerciali e operative tra i due gruppi quando riferite al mercato argentino.