Digitale terrestre: la Francia abbandona il vecchio standard per il DVB-T2

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Una soluzione di compromesso che causerà non pochi problemi. Ma il futuro è l’alta definizione.

Francia


TDT

La Francia ha deciso, per i digitale terrestre userà lo standard DVB-T2 che consente un maggiore ampiezza di banda e soprattutto la trasmissione in alta definizione. Questo vuol dire anche che i francesi saranno costretti ad attrezzarsi nuovamente per accogliere la nuova tecnologia, anche se il governo ha assicurato che le modifiche non verranno apportate immediatamente.

 

A suggerire l’adozione del nuovo standard è stato il presidente del Consiglio superiore dell’audiovisivo (CSA), Michel Boyon, in un Rapporto consegnato la Primo ministro sull’avvenire della Tv digitale terrestre (Leggi Articolo Key4biz).

Il governo poteva scegliere di non raccogliere la raccomandazione del CSA o di rinviare la decisione a un momento successivo. Ha preferito una soluzione di compromesso.

 

In pratica il DVB-T2 consentirà di trasmettere 8 nuovi canali in alta definizione contro gli attuali sei previsti dallo standard attuale (DVB-T).

Tuttavia questo comporterà grossi cambiamenti nelle case dei francesi che avevano già sostituiti i vecchi televisori o acquistato i decoder per prepararsi all’imminente switch-off, fissato al 30 novembre.

 

Il governo non ha fornito alcuna data sulla transizione al DVB-T2 ma, come ha indicato Michel Boyon, bisognerà aspettare il 2015 o l’inizio del 2016.

 

Al termine di una riunione interministeriale, il governo ha tra l’altro deciso su indicazione della Ue di abrogare, con una legge ad hoc, i canali bonus che dovevano essere assegnati a TF1, M6 e Canal+.

La decisione era stata presa per ‘compensare’ i broadcaster storici della riduzione dell’audience e quindi delle entrate pubblicitarie causate dalla maggiore concorrenza sul digitale terrestre. I canali bonus avrebbero dovuto cominciare a trasmettere dal prossimo mese. Ma la Commissione Ue ha giudicato questa assegnazione contraria al Diritto comunitario.

Conseguentemente all’abbandono dei canali ‘bonus’ e al mantenimento, almeno per adesso, dell’attuale standard di trasmissione (DVB-T), il CSA lancerà un appello alla candidatura per sei nuovi canali in alta definizione.

L’appello sarà lanciato entro la fine di ottobre, forse già dalla prossima settimana. Potranno partecipare i broadcaster storici, i player del digitale terrestre ma anche nuovi pretendenti.

La scelta dei canali dovrebbe avvenire entro marzo e per la fine dell’anno potrebbero essere lanciati. Perlomeno questo è l’obiettivo del Ministro della Cultura Frédéric Mitterrand.