Antitrust: la Ue avvia indagine sul mercato dell’ePayment

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Sotto indagine il processo di standardizzazione dell’EPC, che potrebbe aver escluso player non legati a una banca.

Unione Europea


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La Commissione europea ha avviato un’indagine antitrust nel settore dei pagamenti online (‘ePayments‘), volta ad appurare che il processo di standardizzazione portato avanti dallo European Payments Council (EPC) non abbia escluso dal mercato new entrant o fornitori di servizi non controllati da un istituto bancario.

“L’esclusione di questi player dal mercato dell’ePayment potrebbe tradursi in un aumento dei prezzi per i commercianti online e quindi per i consumatori”, spiega la Commissione in una nota.

 

L’apertura della procedura non pregiudica l’esito delle indagini: vuol dire che la Commissione tratterà il caso come una questione di priorità e raccoglierà le informazioni necessarie per prendere una posizione definitiva.

 

Lo European Payments Council (EPC) – si cui fanno parte Deutsche Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo, Bbva, Banco Santander, Barclays Bank, Bnp Paribas e Credite Agricole – è un organismo che sostiene e incoraggia, tra le altre cose, la creazione di un mercato integrato dei pagamenti online, attraverso un progetto di autoregolamentazione, denominato “Area unica dei pagamenti in euro” (SEPA). Il progetto SEPA, in sostanza, mira ad estendere il processo d’integrazione europea ai pagamenti al dettaglio in euro effettuati con strumenti diversi dal contante, con l’obiettivo di favorire l’efficienza e la concorrenza all’interno dell’area dell’euro.

 

La Commissione europea ha approvato il progetto SEPA, ritenendolo essenziale affinché i consumatori, i rivenditori e le aziende traggano pieno vantaggio dal mercato interno, ma vuole appurare che il processo di standardizzazione dei pagamenti elettronici abbia rispettato la normativa antitrust europea, evitando limitazioni di fornitori di servizi non legati a una banca.

 

Sottolinea Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica della concorrenza: “L’utilizzo di Internet sta crescendo rapidamente, rendendo sempre più urgente soluzioni di pagamento online sicure ed efficaci”.

 

“Accolgo con favore – ha aggiunto – gli sforzi compiuti dallo European Payments Council per sviluppare standard in questo settore. In linea di principio, le norme promuovono l’interoperabilità e la concorrenza, ma dobbiamo fare in modo che il processo di standardizzazione non limitino inutilmente le possibilità offerte ai non partecipanti”.