Ricerca e innovazione: la Ue avvia consultazione su cambiamenti significativi per incrementare crescita e occupazione

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Il 10 giugno la Commissione organizzerà una grande conferenza di chiusura al termine della consultazione pubblica nel corso della quale sarà annunciato il nome del nuovo quadro strategico.

Unione Europea


Commissione Ue

La Commissione europea avvia oggi una consultazione in merito a cambiamenti importanti del finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’UE al fine di agevolare la partecipazione, rafforzare l’impatto scientifico ed economico e migliorare la redditività. Il “Quadro strategico comune” proposto, illustrato in un Libro verde, riguarderebbe l’attuale programma quadro di ricerca (7° PQ), il programma quadro per la competitività e l’innovazione e l’Istituto europeo dell’innovazione e della tecnologia (EIT). Ciò consentirà di creare un insieme coerente di strumenti di finanziamento lungo “l’intera catena dell’innovazione”, dalla ricerca fondamentale all’immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi, sostenendo anche l’innovazione non tecnologica, ad esempio nel settore del design e della commercializzazione. Il Libro verde della Commissione pone anche le basi per una radicale semplificazione delle procedure e delle regole. Queste modifiche mirano ad ottimizzare il contributo del finanziamento UE della ricerca e dell’innovazione a favore dell’Unione dell’innovazione e della strategia “Europa 2020“. Gli interessati hanno tempo fino al 20 maggio 2011 per rispondere alla consultazione.

 

Il commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Il nostro intento è ottimizzare l’uso di ogni euro che l’UE investe nella ricerca e nell’innovazione. Desideriamo che i finanziamenti UE realizzino il loro enorme potenziale in termini di generazione di crescita, posti di lavoro e miglioramento della qualità della vita in Europa di fronte alle enormi sfide dei cambiamenti climatici, dell’efficienza energetica e della sicurezza alimentare. Rafforzando la coerenza dei nostri programmi e semplificandoli agevoleremo la vita dei ricercatori e degli innovatori (in particolare le PMI), attireremo un numero più elevato di proposte e otterremo risultati migliori. Spero che il dibattito sarà ampio e innovativo e si avvarrà delle possibilità offerte dalla rete e dai media sociali.”

 

Il Libro verde è pubblicato dal commissario Geoghegan-Quinn in collaborazione con gli altri sei commissari responsabili della ricerca e dell’innovazione, ossia i vicepresidenti Kallas, Kroes e Tajani e i commissari Vassiliou Potočnik e Oettinger.

 

Nel Libro verde la Commissione propone un “quadro strategico comune” caratterizzato da tre elementi principali.

 

Innanzitutto una chiara focalizzazione su tre obiettivi collegati: dotare l’UE di una base scientifica di importanza mondiale; stimolare la competitività in tutti i settori; e affrontare sfide importanti come i cambiamenti climatici, la sicurezza energetica e alimentare, la sanità e l’invecchiamento della popolazione.

 

In secondo luogo rendere gli investimenti UE più interessanti e agevolare l’accesso dei partecipanti a tali strumenti, grazie, ad esempio, ad uno sportello unico presso cui i partecipanti possano ottenere consigli e sostegno lungo l’intero processo di finanziamento. Inoltre il quadro strategico comune consentirà di offrire un insieme unico e semplificato di strumenti di finanziamento che riguardano l’intera catena dell’innovazione, tra cui la ricerca fondamentale, la ricerca applicata, la collaborazione tra università e industria o l’innovazione a livello di imprese. Per incentivare la diversità e il coinvolgimento delle imprese si incoraggerà la flessibilità. Gli interessati potranno presentare le loro proposte per vari tipi di progetto senza dover fornire più volte le stesse informazioni.

 

In terzo luogo le procedure per rendere conto dell’utilizzo dei fondi percepiti saranno molto più semplici e coerenti. Ciò potrebbe comportare, ad esempio, un ricorso più frequente ai pagamenti forfettari.

 

La semplificazione agevolerà e renderà più efficace il controllo finanziario dell’uso dei soldi dei contribuenti dell’UE.

 

Altre idee presentate nel Libro verde riguardano ulteriori progressi nella messa in comune dei finanziamenti nazionali a favore della ricerca degli Stati membri; migliori collegamenti con i finanziamenti a favore della coesione; utilizzo dei finanziamenti UE per incentivare gli appalti pubblici; maggiore ricorso ai riconoscimenti; ulteriore rafforzamento del ruolo del Consiglio europeo della ricerca e degli strumenti finanziari quali il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (RSFF), le garanzie sui prestiti e gli investimenti in capitale di rischio; e l’elaborazione di un insieme di indicatori di prestazione per misurare il successo del finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’UE.

 

La Commissione nelle prossime settimane indirà un concorso per trovare il nome più appropriato per il nuovo quadro comune.

Le proposte della Commissione terranno pienamente conto delle valutazioni intermedie del 7° programma quadro in corso e del programma quadro per la competitività e l’innovazione. La risposta della Commissione a tale valutazione viene anch’essa pubblicata oggi.

 

 

Il termine per l’invio dei contributi è il 20 maggio. Il 10 giugno la Commissione organizzerà una grande conferenza di chiusura al termine della consultazione pubblica nel corso della quale sarà annunciato il nome del nuovo quadro strategico.

La Commissione presenterà entro la fine del 2011 una proposta legislativa concernente le spese di ricerca e innovazione nell’ambito del futuro bilancio UE dopo il 2013.

 

L’attuale programma quadro di ricerca (7° PQ) è dotato di uno stanziamento pari a 53 miliardi di euro (2007-2013). Finora sono stati finanziati oltre 9.000 progetti. Sulla base di uno studio si ritiene che i progetti selezionati nel 2011 ai fini del finanziamento creeranno fino a 165 000 posti di lavoro.

Il programma quadro per la competitività e l’innovazione è dotato di uno stanziamento pari a 3,6 miliardi di euro (2007-2013) e ha consentito di finanziare oltre 100 000 PMI mediante garanzie sui prestiti ma anche progetti pilota innovativi in materia di ICT.

 

L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) è un organo autonomo dell’UE il cui ruolo è incentivare un’innovazione di avanguardia a livello mondiale grazie al concetto pionieristico delle comunità della conoscenza e dell’innovazione. L’EIT ha beneficiato di 309 milioni di euro del bilancio UE per il periodo 2007-2013.

 

 

Consulta anche:

Consultazione sul Libro verde

Pagina web concernente l’Unione dell’innovazione

Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT)

Settimo programma quadro

Programma sulla competitività e l’innovazione

Consiglio europeo della ricerca

Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi

(Valutazione RSFF)

Relazione del gruppo di esperti concernente la valutazione intermedia del 7° PQ

Risposta della Commissione sulla relazione di valutazione intermedia

Comunicazione della Commissione europea sulla semplificazione — aprile 2010