eCare: a L’Aquila nuova sede. Bertoluzzo (Vodafone), ‘Ricostruire tessuto produttivo locale, facendo rete con imprese e istituzioni’

di Alessandra Talarico |

Italia


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Prove di ripresa a L’Aquila: il Gruppo eCare ha inaugurato ieri la nuova sede, operativa dal 25 gennaio, che assorbirà i circa 200 lavoratori della Transcom, che ha abbandonato il territorio in seguito al terremoto.

Nato nelle infrastrutture di oltre 3.000 mq realizzate da un’altra azienda che dopo il sisma ha deciso di lasciare l’Abruzzo, la Mercedes, il nuovo insediamento rappresenta un’importante esempio di come l’unione di più aziende e soggetti pubblici possa realmente fare la forza, portando sviluppo per il territorio e programmando per il futuro nuovi piani imprenditoriali per aumentare l’occupazione.

La realizzazione del progetto è stata possibile infatti grazie alla partecipazione strategica di Vodafone e TeleTu, oltre che della Regione Abruzzo, Provincia e Comune di L’Aquila e con la collaborazione attiva delle Organizzazioni Sindacali.

 

Il nuovo call center ridarà dunque il lavoro agli ex dipendenti della Transcom, che era una delle più importanti realtà occupazionali dell’Aquila, ma a giugno del 2009, dopo 10 anni di attività,  aveva deciso di licenziare 276 dipendenti e trasferire gli altri 76 nelle altre sedi del gruppo.

  

Le persone che lavoreranno nel call center sono dunque altamente qualificate – hanno gestito per anni anche i clienti di TeleTu – e l’impegno di eCare e dei suoi partner smentisce l’assunto del management di Transcom, che per giustificare la chiusura dell’azienda affermava che a L’Aquila non ci fossero più le condizioni di mercato per pagare gli stipendi.

 

L’Amministratore Delegato di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo, ha affermato che l’impegno dell’azienda non si è limitato alle fasi immediatamente successive al sisma, quando sono state messe a disposizione le infrastrutture tecnologiche necessarie per la ripresa delle comunicazioni: “L’impegno di Vodafone Italia – ha spiegato Bertoluzzo –  passa anche attraverso la partecipazione a progetti che creano valore per l’azienda e l’economia del Paese. Iniziative sostenibili nel tempo e volte  a ricostruire il tessuto produttivo locale, facendo ‘rete’  con le realtà industriali e istituzionali del territorio, come quello aquilano già duramente colpito dal sisma”.

 

L’adeguamento di quello che doveva essere un punto vendita e assistenza della Mercedes è costato quasi 2 milioni di euro: “Abbiamo superato la prima  fase , quella di far partire con successo il  progetto – ha dichiarato Gianluigi Garbarini, Amministratore Delegato Ecare durante il suo discorso di benvenuto – ora siamo pronti per la fase successiva: determinante per il futuro,  per capitalizzare lavoro e investimenti e creare nuova occupazione”.

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