Telecom Italia: per gli analisti improbabile l’ingresso nel capitale della russa Sistema

di Alessandra Talarico |

Morgan Stanley ritocca il target price al rialzo, ma preferisce DT e Bouygues

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Un nuovo pretendente bussa alla porta di Olimpia per una quota in Telecom Italia: si tratta della russa Sistema, il cui ingresso nel capitale dell’ex monopolista è definito però per “improbabile” dagli analisti di Rasbank.

 

Dalle pagine del giornale russo Kommersant, il presidente di Sistema, Alexander Goncharuk, ha espresso il suo interesse per una quota del gruppo italiano, ma ha specificato che non si è ancora giunti a nessun accordo.

 

Prima che per Telecom, la holding russa, di proprietà di Vladimir Yevtushenkov – secondo Forbes l’11 uomo più ricco del pianeta – aveva cercato di acquisire il 25% di Deutsche Telekom, offrendo  oltre 15 miliardi di euro, ma le trattative non portarono a nulla a causa dell’opposizione politica all’accordo.

Situazione che, secondo le valutazioni di Rasbank, potrebbe ripetersi anche in Italia, dove sarebbe privilegiata la cessione a un fondo di private equity.

Anche su questo versante, comunque, l’interesse verso Telecom Italia non è mancato, con proposte da parte di Blackstone, KKR e Carlyle.

 

La scorsa settimana, invece, è stata la volta del gruppo indiano Hinduja – in lizza anche per l’acquisto di Hutchison Essar (divisione indiana di Hutchinson Whampoa) – di essere accreditato tra i possibili acquirenti di una partecipazione in Olimpia.

 

I vertici della holding che detiene il 18% di Telecom Italia, da canto loro, hanno smentito le voci di un incontro, confermando che sì, c’è la disponibilità di giungere ad un accordo per l’ingresso di azionisti di minoranza, ma che al momento non “sussistono né intese né accordi di alcun tipo”.

 

Gli analisti di Morgan Stanley, intanto, hanno rivisto al rialzo il target price su Telecom Italia, a 2,4 euro dai precedenti 2,11 euro, nell’ambito di una rivalutazione dell’intero comparto europeo delle telecomunicazioni sul quale il giudizio resta ‘attractive’.

Upgrade anche per le azioni di risparmio di Telecom Italia, che passano da 1,88 euro a 2,05 euro, mentre viene mantenuta una certa cautela sul gruppo italiano su cui resta il rating “Underweight“.

Nella loro valutazione, gli analisti hanno stimato il valore di Tim Brasil in 8,7 miliardi di euro, calcolando anche un incremento della pressione concorrenziale ed eventuali variazioni della regolamentazione, nonché un possibile rallentamento dell’economia sud americana, fattori che potrebbero “impattare negativamente sui numeri di Tim”.

 

Le migliori opportunità di guadagno, secondo Morgan Stanley, si hanno comunque acquistando le azioni di Deutsche Telekom e  di Bouygues Telecom: su quest’ultima il prezzo obiettivo è salito da 53 a 56 euro, mentre per quanto riguarda l’ex monopolista tedesco viene valutato positivamente il possibile taglio dei costi che dovrebbe derivare dalla ristrutturazione del gruppo.

Oggetto di revisione al rialzo del target price anche Vodafone e Telefonica, per le quali il prezzo obiettivo passa, rispettivamente da  155 a 170 pence e da 17,5 a 19 euro.

Su entrambe si ripercuote positivamente una probabile prospettiva di consolidamento, che vede in prima fila Fastweb e Iliad.

 

Per Morgan Stanley, infine, buone le prospettive di sviluppo della banda larga, un’opportunità più che una minaccia per gli ‘incumbent’, mentre il numero degli operatori tenderà a rimanere stabile.

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