Tiscali cede asset a KPN. Pompei: ‘Necessario focalizzare le attività nei mercati con maggiore potenziale di valore’  

di Raffaella Natale |

Italia


Tiscali

Il mercato accoglie bene l’ultima operazione Tiscali. Buono esordio nel Midex, che testimonia l’approvazione degli analisti davanti alle plusvalenze di 180 milioni di euro che tranquillizzano la società.

Tiscali continua, infatti, nel proprio piano strategico e procede nelle cessioni che gli consentiranno di focalizzare il core business delle attività.

L’ultima in ordine di tempo è la vendita degli asset olandesi a KPN Telecom. L’offerta ricevuta valorizza l’enterprise value di Tiscali Olanda in 255 milioni di euro, che verranno corrisposti in cassa al closing.

 

Tommaso Pompei, Amministratore delegato di Tiscali, ha dichiarato: “Questa operazione rappresenta un tassello importante del nuovo piano strategico del gruppo che verrà presentato al mercato nella seconda settimana di ottobre”. Pompei ha aggiunto: “La cessione di uno dei mercati dove Tiscali ha implementato con maggior successo il proprio modello di business, ma caratterizzato da un livello di maturità e di competizione tra i più elevati in Europa, rappresenta infatti l’opportunità per il Gruppo Tiscali di focalizzare ulteriormente le proprie attività nei mercati con il maggiore potenziale di creazione di valore”.

 

Il valore per utente ADSL di Tiscali Olanda, sulla base dei dati al 30 giugno, si attesta a 923 euro. Il valore finale terrà conto della posizione finanziaria netta e del capitale circolante al momento del closing, nonché della base utenti ADSL. Sulla base del valore di carico si stima una plusvalenza pari a circa 180 milioni di euro.

Il completamento dell’operazione richiede la consultazione con i rappresentanti dei lavoratori (works council), che sono già stati informati, e l’approvazione delle Autorità antitrust olandesi.

 

Al 30 giugno Tiscali Olanda aveva 276.000 utenti ADSL e 126.000 utenti dial-up. I ricavi nel primo semestre erano pari a 52,2 milioni di euro (13% del fatturato del Gruppo) mentre il risultato operativo era positivo per 9,7 milioni di euro.

 

E che Tiscali stia procedendo bene, lo confermano anche i dati della prima semestrale 2006, presentati la scorsa settimana. I risultati confermano l’andamento positivo sia a livello operativo che di gestione finanziaria. I ricavi nel primo semestre 2006 si sono attestati a 412,5 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto al dato registrato nel primo semestre 2005 (353,7 milioni di euro) grazie, in particolare, alla conferma del trend di crescita dei ricavi derivanti dai servizi da accesso ADSL.

 

Il risultato operativo del primo semestre 2006 (perdita di 28,5 milioni di euro) evidenzia l’ulteriore e significativo miglioramento (+39% in termini percentuali) rispetto alla perdita operativa di 46,4 milioni di euro del primo semestre 2005, confermando il trend positivo verso il raggiungimento del break-even operativo a livello di gruppo.

 

Al 30 giugno 2006, Tiscali può contare su disponibilità liquide per 23,5 milioni di euro, a fronte di una posizione finanziaria netta alla stessa data negativa per 334,4 milioni di euro (290,1 milioni di euro al 31 dicembre 2005).

 

Nel primo semestre 2006, il gruppo ha investito circa 92,0 milioni di euro di cui 70,5 milioni di euro imputabili a investimenti in beni immateriali e circa 21,5 milioni di euro in investimenti di immobilizzazioni materiali.

Tali investimenti si riferiscono principalmente all’estensione della rete unbundling principalmente nel Regno Unito e per gli investimenti operativi relativi alla connessione ed attivazione dei nuovi clienti nei diversi Paesi.

Spese che hanno consentito di raggiungere e attivare 217 siti nel Regno Unito (18% delle famiglie). In Italia e in Olanda, i siti attivati sono rispettivamente 440 (40% delle famiglie) e 250 (60% della famiglie).

 

Nei primi sei mesi dell’esercizio 2006, Tiscali Italia ha registrato un’accelerazione della crescita della sua base clienti ADSL.

 

Le attivazioni nette, oltre 81 mila, portano il numero totale di abbonati ADSL a fine giugno 2006 a circa 384 mila, con una crescita del 27% rispetto al dato di fine anno 2005 (circa 303 mila abbonati ADSL). Gli utenti collegati grazie all’infrastruttura di rete di Tiscali (unbundling) – costituita da 440 colocations al 30 giugno 2006 – sono 153 mila, in crescita del 47% rispetto al dato di fine dicembre 2005 (104 mila unità). Rispetto al 31 dicembre 2005, sono più che triplicati gli utenti che sottoscrivono servizi Double Play (dati e voce) raggiungendo circa 50 mila unità. Gli utenti dial-up, in fisiologica diminuzione, sono circa 931 mila.

 

I ricavi del gruppo in Italia ammontano a 106,2 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (99,1 milioni di euro). Il fatturato generato dalla controllata italiana rappresenta il 26% del fatturato dell’intera società. I ricavi derivanti dai servizi di accesso ADSL, 33,4 milioni di euro, crescono del 34% (25,0 milioni di euro nel primo semestre del 2005). L’incidenza dei ricavi ADSL sui ricavi da accesso cresce dal 38% del primo semestre 2005 al 48%. I ricavi generati dai servizi voce sono pari a 18,1 milioni, di cui 3,3 milioni di euro relativi ai servizi VoIP.

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia