Microsoft alla Corte Ue, ¿l¿esclusione di Media Player da Windows ci causerà danni finanziari irreparabili¿

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Europa



Il gigante informatico Microsoft ha tentato di dimostrare davanti alla Corte di Giustizia europea che separare il sistema operativo Windows dal software audio-video Media Player, gli arrecherebbe un danno finanziario enorme.

La Corte ha dedicato due giorni al Gruppo di Bill Gates, per discutere dell¿interoperabilit&#224 tra server e della separazione di Media Player da Windows, come deciso dall¿Antitrust Ue nella primavera scorsa.

Il presidente della Corte di Prima Istanza Bo Vesterdorf ha ascoltato le argomentazioni da parte di Microsoft – con la Commissione Europea che presenter&#224 le sue contro-argomentazioni in seguito ¿ contro la penalit&#224 imposta dalla Ue al Gruppo, che dovrebbe avere efficacia da subito.

La Commissione ha stabilito che Microsoft ha violato la legge antitrust utilizzando il suo monopolio nel sistema operativo Windows per colpire la concorrenza, ma la societ&#224 chiede che le penalit&#224 siano congelate in attesa della conclusione del suo ricorso in appello fra quattro o pi&#249 anni.

Microsoft ha gi&#224 pagato una multa di 497 milioni di euro.

E uno dei rimedi imposti dalla Ue, &#232 proprio la separazione del software Media Player dal sistema operativo.

Come gi&#224 ampiamente spiegato in un documento di 55 pagine rimesso alla Corte, l¿avvocato di Microsoft ha dimostrato che la vendita separata dei due prodotti causerebbe un danno commerciale irreparabile, nell¿ipotesi che la Corte si pronunci favorevolmente a quanto deciso dalla Commissione europea.

¿Microsoft viene obbligata a creare un adattamento di Windows che non aveva mai pensato di dover creare altrimenti e deve dargli il suo prezioso marchio Windows¿, ha detto alla Corte l”avvocato di Microsoft Jean-Francois Bellis. “Ci&#242 colpisce al cuore il modello produttivo e di design di Windows della Microsoft”.

Dalla sua, l¿Antitrust Ue ritiene che l¿integrazione di Windows Media Player nel sistema operativo finirebbe per danneggiare la concorrenza, cos&#236 come &#232 successo alla fine degli anni ¿90 per i software di navigazione Internet.

Pioniere del mercato, Netscape, quotata in Borsa nel 1996 e rilevata da America Online (AOL), ha visto la sua fetta di mercato ritirarsi dal 90% al 5% dopo che Microsoft ha integrato nel sistema operativo Windows il browser Internet Explorer.

Secondo il parere della Commissione Ue, se si ripetesse la stessa cosa, sarebbe ancora pi&#249 pericoloso per la concorrenza.

¿Se Microsoft si assicurasse una nuova posizione dominante, avrebbe diritto di vita e di morte su tutti i nuovi format digitali che sarebbero utilizzati non solo sui computer ma anche sugli apparecchi mobili¿, ha commentato James Flynn, avvocato della Computer and Communications Industry Association.

Microsoft oppone che offrire un sistema operativo che non comprende Media Player comporterebbe un abbattimento della domanda.

A questo va ad aggiungersi, che Microsoft ha dimostrato di avere delle difficolt&#224 anche a contribuire all¿interoperabilit&#224 tra server.

A riguardo, uno degli esperti della Commissione ha sottolineato il cambio di atteggiamento da parte del Gruppo di Redmond. In primavera, prima della condanna della Ue, la societ&#224 di Gates si era dimostrata molto disponibile a collaborare, addirittura al di l&#224 di quanto chiesto dalla stessa Ue in termini di interoperabilit&#224.

Quanto invece al pregiudizio finanziario, il presidente del Tribunale ha trovato sospetto che il Gruppo non sia riuscito a quantificare il probabile danno che riceverebbe.

Prima dell¿avvio della procedura, che potrebbe durare anni, la Corte di Giustizia europea dovr&#224 quindi pronunciarsi sull¿eventuale sospensione dei ¿rimedi¿ chiesti dal Commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti, la scorsa primavera, fino a che non sia terminato l¿iter.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

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