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Un supercomputer da 100 miliardi di dollari, Microsoft e OpenAI lo hanno chiamato “Stargate”

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Lo “Stargate” sarà finanziato da Redmond, accelererà lo sviluppo di nuovi modelli di AI e potrebbe essere operativo entro la fine del 2028.

Il supercomputer “Stargate

Un progetto pioneristico e costosissimo, che vede unite insieme in quest’impresa il gigante Microsoft e la star dell’intelligenza artificiale OpenAI. Secondo quanto riferito da entrambe le società, l’obiettivo è arrivare a realizzare un data center negli Stati Uniti in grado di ospitare un supercomputer composto da milioni di chip avanzati che supporterebbero lo sviluppo di nuove generazioni di intelligenza artificiale (AI).

Si chiamerà “Stargate” e potrebbe arrivare a costare 100 miliardi di dollari, cifra che supera anche di 100 volte i costi sostenuti per mettere in piedi alcuni dei data center più importanti del mondo, secondo The Information.

Starà a Redmond tirare fuori la stragrande maggioranza delle risorse necessarie e Stargate” potrebbe essere operativo entro il 2028.

Ma non solo, il progetto in realtà prevede il lancio di cinque macchine in totale da realizzare entro i prossimi sei anni.

Una nuova generazione di AI

Attualmente, le due società sono alla terza fase di questa iniziativa, che si presenta molto impegnativa sotto vari aspetti, mentre la quarta comprenderà lo sviluppo del supercomputer, di cui si occuperà Microsoft e che potrebbe essere attivato entro il 2026.

Nel frattempo, ad inizio 2025 dovrebbe arrivare da OpenAI una nuova generazione di intelligenza artificiale.

Il rapporto di collaborazione e partnership avviato da Microsoft e OpenAI dura ormai da qualche tempo e si sta facendo sempre più stretto.

La Big Tech aveva infatti investito rilevanti somme finanziarie nel progetto ChatGPT di OpenAI, sollevando le proteste del CEO di Tesla, Elon Musk, che ha citato in giudizio OpenAI e attirando l’attenzione delle autorità regolatorie dell’Unione europea e del Regno Unito.

AI, mercato e geopolitica

D’altronde, il mercato AI globale fa gola a tante società, visto che entro il 2032 si sima potrebbe raggiungere e superare gli 1,3 trilioni di dollari di valore.

Non solo, perché l’AI in fondo rappresenta anche uno strumento di grande portata politica, economica, sociale e geopolitica. Tutti hanno ben compreso l’enorme potere di questa tecnologica e i potenziali vantaggi per il Paese che riuscirà a disporre della generazione più avanzata di soluzioni AI da applicare in ogni settore.

Su questo si è innescata una competizione mondiale tra superpotenze che probabilmente durerà anni e che in qualche modo ricalca quanto accaduto con l’atomica o la corsa allo spazio (ancora oggi in gran voga a dire il vero), sia per l’enorme capacità dell’AI di elaborare dati, sia per la velocità con cui questa tecnologia può trasformare la nostra società.