Pirateria musicale: il governo francese riunisce gli operatori dell¿industria e gli Isp per una Carta di intenti

di |

Europa



La Francia sta andando avanti e dimostrando di voler seriamente trovare un punto d¿accordo tra Isp e operatori del mercato discografico per fronteggiare, con la mediazione del governo, il grave problema della pirateria online.

Il downloading illegale di musica dalla Rete &#232 ormai diventato una questione seria e necessita di interventi urgenti perch&#233 non gravi ulteriormente su un mercato, quello discografico, gi&#224 pesantemente in crisi.

I principali operatori francesi, impegnati in prima linea nella lotta alla pirateria online, si sono riuniti oggi a Bercy e hanno firmato il ¿progetto di una lettera di intenti¿.

La notizia &#232 stata data dal ministro francese dell¿Economia, Nicolas Sarkozy, a margine del primo dei tanti incontri che si faranno sulla pirateria via Internet.

Sarkozy, il Ministro della Cultura e della Comunicazione, Renaud Donnedieu de Vabres e quello dell¿Industria Patrick Devedjian, hanno ricevuto a Bercy i rappresentanti degli autori, compositori, produttori e interpreti, delle industrie dei software e dei videogame, dei fornitori d¿accessi a Internet, degli operatori delle telecomunicazioni e dei motori di ricerca e delle associazioni dei consumatori.

L¿obiettivo della riunione &#232 stato di proporre delle azioni nel campo della prevenzione, repressione e dissuasione della pirateria.

¿In materia di pirateria, &#232 oggi possibile e necessaria, un¿azione rapida, congiunta e concertata tra tutti gli operatori (¿) con il sostegno dei poteri pubblici¿, ha dichiarato Nicolas Sarkozy nel suo intervento.

Da qui la necessit&#224 di una lettera di intenti su cui dovranno convergere tutti gli operatori e gli interessati.

Il progetto verte su tre punti fondamentali, innanzitutto la necessit&#224 di intraprendere ¿azioni pedagogiche e di sensibilizzazione¿, ma anche interventi dissuasivi e il ricorso all¿adozione di concreti ostacoli per fermare i fan della pirateria sul Web, e lo sviluppo e la promozione dell¿offerta legale di musica online.

Secondo il ministro, la maggior parte degli utenti Internet cesserebbe di scaricare illegalmente, se si spiegasse loro che un simile atteggiamento ha ripercussioni negative sul futuro della produzione artistica e intellettuale.

Da qui, la necessit&#224 di intervenire con un¿azione pedagogica mirata che coinvolger&#224 anche gli Internet service provider, ma anche le scuole per la trasmissione di film che scoraggino la pirateria.

Gli Isp saranno chiamati a inviare messaggi d¿avvertimento ai loro abbonati, sul punto di fare pirateria sulla Rete e a disdire ¿gli abbonamenti degli utenti che hanno subito una condanna¿ per aver commesso furti in Internet di materiale protetto da copyright.

Il Ministro delle Cultura e della Comunicazione, Renaud Donnedieu de Vabres, ha dichiarato che la riunione di oggi a Bercy &#232 il punto di partenza che dovr&#224 portare molto presto a una negoziazione in materia.

Donnedieu de Vabres ritiene necessario un coinvolgimento anche dell¿industria cinematografica in questa operazione.

Proprio riguardo alla messa in atto di offerte per il downloading legale di film, sar&#224 presto costituito dal CNC (Centro Nazionale della Cinematografia) un gruppo di lavoro per definire i modelli economici e la data a partire dalla quale i film potranno essere messi in vendita online.

Questo gruppo di lavoro, secondo Donnedieu de Vabres, dovrebbe portare a una serie di proposte entro la fine dell¿anno.

Lo Stato sosterr&#224 i professionisti della cultura indirizzando ai servizi investigativi, istruzioni sulla lotta contro coloro che incitano alla pirateria o ne fanno un¿attivit&#224 quasi professionale.

¿La violazione della propriet&#224 intellettuale &#232 un reato penale. Deve essere perseguita nell¿ambito di una percezione equilibrata e pratica del problema¿, ha sottolineato Nicolas Sarkozy. Aggiungendo che “I poteri pubblici avranno a riguardo anche la loro responsabilit&#224¿.

Il ministro dell¿Economia ha proposto che l¿industria discografica porti entro la fine dell¿anno l¿offerta legale di musica online dagli attuali 300.000 brani a 600.000, vale a dire l¿equivalente di 60.000 album.

¿Partiranno anche le campagne di promozione per pubblicizzare le nuove offerte¿, ha dichiarato il ministro.

¿Contemporaneamente, i fornitori d¿accessi e le industrie della musica troveranno i mezzi per rendere la fatturazione di questi acquisti sicuri, facili, trasparenti e competitivi¿.

Altro importante impegno, i ministri hanno fatto sapere che continueranno la loro pressione sulla Commissione Ue, affiche riduca l¿Iva sui dischi.

Tutte queste iniziative prenderanno presto e si materializzeranno in un accordo scritto che sar&#224 messo in atto rapidamente, ha concluso il ministro Sarkozy.

In Francia &#232 da un po¿ di tempo ormai che si sta tentando di organizzare la lotta contro il P2p, e se le major discografiche sono propense per una linea dura, il governo invece sta cercando di mediare con gli Internet service provider per trovare un accordo. Speriamo che questo nuovo passo da parte del governo, spinga le case discografiche e anche gli Isp a un atteggiamento pi&#249 costruttivo nei confronti del problema della pirateria.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Archivio delle news sul Decreto Urbani, la Direttiva Europea e la Proprietà intellettuale