Vodafone batte Jordan: la scuderia dovrà risarcire all´operatore 1,5 milioni per le spese legali

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Eddie Jordan ha perso. Stavolta non sui circuiti di Formula Uno ma in tribunale, contro il colosso britannico Vodafone.

La storia &#232 iniziata a giugno, quando Jordan ¿ patron dell¿omonima scuderia – decise di trascinare l¿operatore mobile davanti alla Corte Suprema, chiedendo un risarcimento danni di 250 milioni di euro con l¿accusa di rottura di contratto.

Secondo Jordan, Vodafone avrebbe ingiustamente rescisso un contratto di sponsorizzazione triennale con la sua scuderia per porre il suo logo sulle monoposto della rivale Ferrari, con cui &#232 attualmente legata da un contratto da 110 milioni di sterline.

La disputa legale si incentrava per&#242 su accordi non scritti, bens&#236 su discussioni che il direttore di Vodafone, David Haines, ebbe con Jordan e vari altri team di Formula Uno e pi&#249 in particolare su una frase che avrebbe detto al telefono a Jordan: ¿You¿ve got the deal¿ (ossia, avete l¿accordo) all¿inizio del 2001.

Jordan sosteneva che queste parole erano sufficienti a siglare l”accordo di sponsorizzazione triennale sulle sue monoposto in base ai termini negoziati durante i mesi precedenti. ¿La parola accordo ¿ disse sostenendo le sue traballanti tesi ¿ &#232 usata in modo colloquiale, ma gli uomini d¿affari la comprendono molto bene. E quando fanno un accordo anche a parole, l¿affare &#232 fatto¿¿.

Ad agosto, per&#242, il giudice Justice Langley, della Alta Corte di Londra, aveva da parte sua stimato che la richiesta di danni e interessi per quasi 250 milioni di euro non aveva fondamento e che era falsa, e di conseguenza l¿aveva rifiutata. Prima che il giudice ufficializzasse il suo verdetto, per&#242, Jordan abbandona clamorosamente la causa: ¿¿Quando abbiamo iniziato l¿azione di giustizia, pensavamo di avere un contratto ed un buon dossier. Ma il giudice vede le cose diversamente e ha preferito i loro argomenti ai nostri. Arrivare alla giustizia &#232 rischioso e azzardato e ci siamo sempre preparati ad un risultato sfavorevole. La pagine ora &#232 voltata e dobbiamo continuare e consacrare la nostra attenzione alla squadra e al suo avvenire¿ ha affermato il patron della scuderia, che quest¿anno ha chiuso il Campionato del mondo al penultimo posto.

A questo punto, Vodafone tenta il sorpasso, e ci riesce: il colosso britannico chiede e ottiene che la scuderia di Jordan versi 1,5 milioni di euro come risarcimento per le spese legali.

Povero Eddie¿la telefonata gli &#232 costata davvero cara, e per il prossimo anno la scuderia &#232 ancora senza sponsor. Qualcuno avr&#224 il coraggio di farsi avanti? Speriamo di s&#236, visto che con la Jordan corre Giancarlo Fisichella, uno dei due piloti italiani impegnati nel campionato del mondo di Formula Uno. (a.t.)

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