Trimestrale

Facebook, 4 miliardi di video visti ogni giorno

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L’apprezzamento del dollaro pesa sul primo trimestre di Facebook che segna utili in calo del 20%. Tra il 2015 e il 2016 saranno i video a fare la differenza: ogni giorno sul social gli utenti ne guardano 4 miliardi.

Crescono nel primo trimestre le entrate pubblicitarie di Facebook, in particolare quelle da mobile, ma il fatturato risente pesantemente dell’apprezzamento del dollaro.

Driver della crescita il mobile ma per il 2015 e il 2016 ci si attende una grossa impennata dei guadagni provenienti dai video.

Secondo i risultati pubblicati dal social network più popolare del mondo, l’utile netto perde il 20% a 509 milioni di dollari.

L’utile per azione ha tuttavia superato di 2 cents le previsioni medie degli analisti, attestandosi a 42 cents.

Il fatturato è per contro leggermente al di sotto delle aspettative, sebbene si sia registrata una crescita del 42% a 3,54 miliardi di dollari.

Come molte multinazionali USA, anche Facebook ha subito l’impatto di un dollaro forte che ha tagliato di 190 milioni di dollari le vendite a livello internazionale per i primi tre mesi dell’anno e l’impatto rischia d’essere ancora più forte per il secondo trimestre come ha anticipato il direttore finanziario David Wehner agli analisti nel corso della videoconferenza.

Le entrate pubblicitarie, principale fonte di reddito del social network come la maggior parte degli altri servizi gratuiti online, sono cresciute del 46% a 3,32 miliardi di dollari con una quota in costante aumento delle entrate mobili (73% contro il 69% nel quarto trimestre).

 

4 miliardi di video al giorno

Il mobile resta centrale, ma il gruppo punta molto anche sui video dove si sta affermando sempre più come il rivale di YouTube (Google).

“Questo trimestre abbiamo raggiunto un nuovo traguardo con oltre 4 miliardi di video visti al giorno“, ha detto con soddisfazione Zuckerberg. Questo mette a segno un guadagno di un miliardo in tre mesi.

Tutto questo, ha spiegato il direttore operativo Sheryl Sandberg, “offre la possibilità di fare più video marketing”. In ogni caso l’azienda punta ad avanzare con molta prudenza in questo settore, cercando di concentrarsi “sulla qualità” degli spot.

Secondo gli analisti di Cantor Fitzgerald, “se il mobile è stato il principale motore di crescita di questi due ultimi anni, saranno i video a far pendere la bilancia in modo più importante nel 2015 e 2016″.

 

 

Più di 1 miliardo per R&D

Nel periodo considerato forte esplosione delle spese: 83% sull’anno a 2,61 miliardi di dollari di cui oltre un miliardo per Ricerca e Sviluppo.

L’azienda ha comunque informato che ha rivisto al ribasso le proprie previsioni sul 2015 per il quale ci si attende un balzo compreso tra il +55% e il +65%, diversamente da quel 70% annunciato tre mesi fa.

La compagnia effettivamente sta investendo molto per migliorare i propri prodotti di punta e lo sta facendo anche per progetti futuristici e senza promessa di redditività rapida come le connessioni internet per abbattere il digital divide, i droni o la realtà virtuale.

300 milioni di utenti per Instagram e 800 milioni per WhatsApp

 

“Facebook continuerà a crescere nei prossimi anni”, ha dichiarato agli analisti il CEO e fondatore del gruppo, Mark Zuckerberg, ricordando la propria strategia che è quella di avere “una famiglia di applicazioni” di cui molte “saranno su scala globale“.

La prima tra queste è ovviamente la rete Facebook che continua ad allargarsi e che a fine marzo vantava 1,44 miliardi di membri, di cui il 65% si connette tutti i giorni al social.

L’app per la condivisione delle foto, Instagram, ha superato i 300 milioni di utenti di cui 200 milioni quotidiani.

Il servizio di messaggeria WhatsApp, acquistato lo scorso anno a peso d’oro, ha superato gli 800 milioni di utenti avvicinandosi alla soglia del miliardo, che è quella oltre la quale il gruppo spera di cominciare a far reddito.

Seicento milioni di persone usano invece il servizio Messenger del gruppo sul quale Facebook ha raddoppiato gli sforzi il mese scorso incoraggiandone l’uso per il marketing online.