Previsioni

Ultrabroadband. Barclays promuove Open Fiber ‘sarà il primo operatore Ftth in Italia’

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Report di Barclays sullo sviluppo della banda ultralarga nel nostro paese dopo l’intervento di Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, al Digital Regulation Forum di Londra.

Si è concluso ieri a Londra il Digital Regulation Forum promosso da Broadband4Europe.com, che raccoglie ogni anno la partecipazione attenta di operatori, istituzioni, investitori istituzionali e delle più grandi banche d’affari. Due giorni di confronto, con decine di interventi e con una qualificata partecipazione italiana: da Franco Bassanini (Open Fiber) a Luigi Gambardella (Broadband4europe.com) e a Gabriella Muscolo (Autorità Antitrust).

Sull’evento di Londra, Barclays ha diffuso un report molto interessante sulla dinamica competitiva italiana nelle telecomunicazioni. La banca d’affari londinese ha sottolineato i passaggi dell’intervento di Franco Bassanini sul valore, per il sistema, della separazione della rete e delle attività wholesale, come “…stimolo agli investimenti in reti di nuova generazione e come nuova sfida per le autorità di regolazione che dovranno affrontare nelle prossime settimane la revisione del Telecom package”.

Le valutazioni di Barclays sulla situazione italiana sono inequivocabili: “…a) Enel diventerà il primo operatore nazionale in FTTH….b) Telecom Italia sarà il primo operatore in FTTx; c) Fastweb si confermerà un importante operatore in ambedue i segmenti FTTH e FTTx…”

 

 

Le ambizioni di Open Fiber 

Secondo il report, l’ambizioso piano di Open Fiber, la joint venture di Enel e Cdp, prevede la copertura in Ftth di almeno 12,5 milioni di abitazioni nel 2021, che potrebbero salire a 16,4 milioni se l’azienda si aggiudicherà il secondo bando Infratel nelle aree bianche, al quale peraltro Telecom Italia ha deciso di non partecipare.

In questo caso, Open Fiber diventerebbe il primo operatore Ftth del paese mentre Telecom Italia potrebbe contare sulla maggior copertura Ngn (25 milioni di abitazioni) anche se soltanto 4 milioni in Ftth, in collaborazione con Fastweb tramite Flash Fiber (80% Telecom Italia, 20% Fastweb).

Anche Fastweb sarà un player forte con i suoi piani di copertura per 13 milioni di abitazioni.

“Chiaramente l’execution è fondamentale e al momento Open Fiber conta soltanto 1,2 milioni di abitazioni coperte mentre i suoi obiettivi sono molto ambiziosi, viste le sue dimensioni e i suoi partner potenziali. Tuttavia il presidente di Open Fiber Bassanini si è detto molto fiducioso”, scrivono gli analisti della banca d’affari.

Telecom Italia in difesa

Gli analisti di Barclays ricordano che Telecom Italia ha annunciato la costituzione di una newco con un partner finanziario, ancora da individuare, per accelerare i suoi target di copertura nelle aree bianche con l’obiettivo di anticipare di un anno i suoi obiettivi. “In precedenza, l’obiettivo di Telecom Italia era di raggiungere entro il 2019 la copertura di 24 milioni di abitazioni in Fttc (95% di penetrazione) e 4 milioni di abitazioni in Ftth (16% di penetrazione). Ora l’obiettivo per quanto riguarda l’Fttc è stato anticipato al primo semestre 2018 per raggiungere il 99% di copertura in Fttc entro il 2019”, prosegue il report, che cita Il Sole 24 Ore per dire che Rotschild ha già individuato 20 potenziali investitori. Inoltre, la divisione Aiuti di Stato dell’Antitrust Ue ha aperto un caso sui bandi Infratel per la banda ultralarga nelle aree bianche alla luce dei nuovi investimenti di Telecom Italia.