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Pubblicità sui social, anche Sky aderisce alla digital chart dello IAP

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L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria lancia la seconda edizione della “Digital Chart”, un corpus di regole per rendere riconoscibile la pubblicità anche in Rete: celebrity/influencer/blogger devono utilizzare formule comprensibili per i consumatori-social, quali #pubblicità o “promosso da…”.

La pubblicità occulta sui social ha le ore contate. Dopo il disegno di legge Concorrenza, che impegna il Governo a normare la pubblicità sui social network così come è regolamentata sugli altri mezzi di comunicazione e informazione, arriva la seconda edizione della Digital Chart redatta dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria. Uno dei punti chiave per i contenuti promozionali postati in Rete da celebrity/influencer/blogger è utilizzare formule comprensibili per i consumatori-social, quali #pubblicità o “promosso da…”.

La “Digital Chart” si occupa specificatamente e ampiamente delle più diffuse forme di comunicazione commerciale digitale: l’endorsement da parte di influencer e celebrity, la pubblicità native, i social network, i siti di content sharing, l’in app advertising e l’advergame, delineando le linee guida operative per rendere efficace l’applicazione del Codice di Autodisciplina alle diverse forme di comunicazione digitale.

La parola d’ordine della Digital Chart IAP è trasparenza, declinata in termini di richiesta agli operatori di rendere chiaramente riconoscibile la comunicazione commerciale all’interno del web che si pone quale sistema “complesso”, trovandovi spazio notizie, opinioni e contenuti di natura promozionale.

Per i contenuti promozionali utilizzare #pubblicità o “promosso da…”

La Digital Chart, che sarà periodicamente aggiornata per rispondere alle evoluzioni tecnologiche e di mercato, fissa per ciascuna tipologia di comunicazione le modalità da adottare per rendere esplicito ai consumatori il fine promozionale dei contenuti diffusi via web, dai social media ai siti di content sharing, utilizzando formule comprensibili quali, tra le altre, #pubblicità o “promosso da…”.

Cosa prevede per Celebrity – Influencer – Blogger

La digital chart prevede: il fine promozionale del commento o dell’opinione espressa da celebrity/influencer/blogger, qualora non sia già chiaramente riconoscibile dal contesto, deve essere reso noto all’utente con mezzi idonei (art. 7 C.A.). Il regolamento non indica modalità obbligatorie per segnalare agli utenti il fine promozionale del contenuto espresso, tuttavia celebrity/influencer/blogger, per rendere riconoscibile la natura promozionale dei contenuti postati sui social media e sui siti di content sharing devono inserire in modo ben distinguibile nella parte iniziale del post la dicitura:

Pubblicità /Advertising”, o “Promosso da … brand/Promoted by…brand” o “Sponsorizzato da…brand/Sponsored by…brand” o “in collaborazione con  …brand” o “in partnership with …brand”;

e/o entro i primi tre hashtag (#) una delle seguenti diciture:

“#Pubblicità/#Advertising”, o

“#Sponsorizzato da … brand/#Sponsored by… brand ” o

“#ad”unitamente a “#brand”

Nel diverso caso in cui il rapporto fra celebrity/influencer/blogger e inserzionista si limiti all’invio occasionale da parte dell’inserzionista dei propri prodotti gratuitamente o per un modico valore, e la celebrity/influencer/blogger li citi, li utilizzi o li mostri nei propri post, in questi ultimi non dovranno essere inserite le avvertenze di cui sopra, ma soltanto un disclaimer ben leggibile, ad esempio del seguente tenore: “prodotto inviato da…brand”.

La sfida che la comunicazione commerciale digitale pone al controllo autodisciplinare ripropone, per certi versi, analoghe difficoltà affrontate decenni addietro in relazione alla comunicazione offline, poi felicemente superate come 50 anni di storia autodisciplinare dimostrano. Trovare regole che siano diffusamente condivise dagli operatori; offrire ai consumatori efficaci strumenti di tutela; contribuire, grazie alla trasparenza della comunicazione, allo sviluppo del mercato”, ha dichiarato, Vincenzo Guggino, segretario generale IAP. Key4biz ha intervistato Guggino il 25 gennaio scorso proprio su questo tema e in particolare sulla prima edizione della Digital Chart.

Chi riconosce il Codice di Autodisciplina

 

AZIENDE

UPA

AZIENDE DI SETTORE

ANCOD

ASSOFIN

Cosmetica Italia

Federsalus

– LOGiCO

Sistema Gioco Italia

AZIENDE DI COMUNICAZIONE

ASSOCOM

UNICOM

CONCESSIONARIE

FCP

AFFISSIONI

– AAPI

AIPE

INTERNET

FEDOWEB

IAB ITALIA

RADIO E TELEVISIONI

CONFINDUSTRIA RADIO TELEVISIONI

MEDIASET S.p.A.

RAI S.p.A.

RTL 102.5 S.r.l.

SKY ITALIA S.r.l.

STAMPA

FIEG

ISTITUZIONI

AOI – COOPERAZIONE E SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE

– COMITATO UPA FORMAZIONE

Link2007- Cooperazione internazionale

FONDAZIONE PUBBLICITÀ PROGRESSO

Per approfondire la nostra inchiesta: