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Portugal Telecom: i fondi Apax Partners e Bain Capital provano a battere Altice

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Apax Partners e Bain Capital hanno presentato un’offerta da 7,075 miliardi di euro per gli asset portoghesi di Oi, superando di poco l’offerta da 7,03 miliardi presentata nei giorni scorsi dal gruppo Altice di Patrick Drahi.

Anche due dei principali gruppi  di private equity a livello mondiale entrano nella corsa per l’acquisizione di Portugal Telecom: Apax Partners e Bain Capital hanno infatti presentato un’offerta da 7,075 miliardi di euro a Oi per gli asset portoghesi, superando di poco l’offerta da 7,03 miliardi presentata nei giorni scorsi dal gruppo Altice di Patrick Drahi.

La proposta dei fondi, ha precisato Oi in una nota, “non riguarda gli investimenti di PT in Africa e i titoli di debito”, nè il prestito da 897 milioni di euro concesso da PT alla holding Rioforte.

La vendita di alcuni degli asset PT aiuterà Oi a limitare il debito attuale, che si attesta intorno a 14,5 miliardi di euro, e a fare cassa per partecipare al consolidamento del mercato brasiliano, che potrebbe passare da un’integrazione con Tim Brasil controllata di Telecom Italia.

PT e Oi hanno avviato lo scorso anno la fusione delle rispettive attività in una nuova società di cui il gruppo lusitano, attraverso la holding Portugal Telecom Sgps, controllerà il 25,6% dopo una revisione degli accordi tra le parti seguita allo scandalo Rioforte.

Nei giorni scorsi, intanto, è arrivata a scompaginare le carte anche l’offerta di Terra Peregrin dell’imprenditrice angolana Isabel Dos Santos, figlia del presidente dell’Angola Jose Eduardo e donna più ricca d’Africa.

Dos Santos ha offerto 1,21 miliardi per la holding Portugal Telecom Sgps e non sembra sia stata smontata dalla risposta di Oi, che ha definito la proposta ‘inopportuna’.