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Da Altice offerta da 7 mld per Portugal Telecom. Oi fa cassa per Tim Brasil?

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La notizia dell’offerta ha subito riacceso i riflettori sul Brasile, dove Oi potrebbe usare i proventi della vendita per finanziare l’acquisizione di Tim Brasil.

Come anticipato nelle scorse settimane, il gruppo francese Altice ha presentato un’offerta da 7 miliardi di euro per acquisire una parte cospicua delle attività di Portugal Telecom dall’operatore portoghese Oi.

Dopo aver acquisito SFR da Vivendi tramite Numericabe, Altice – di proprietà del miliardario franco-israeliano Patrick Drahi – ha fatto sapere di aver presentato un’offerta vincolante su una serie di asset che comprendono “le attività esistenti di Portugal Telecom fuori dall’Africa escluse le obbligazioni di Rio Forte, i titoli propri di Oi e i veicoli finanziari Portugal Telecom”.

L’offerta, che sarà finanziata da nuovo debito e dalla cassa esistente, include un earn-out da 400 milioni di euro legato ai ricavi futuri generati da Portugal Telecom e un earn-out di 400 milioni legato al flusso di cassa operativo (Ebitda meno capex).

Se la proposta fosse accettata, tramonterebbe tra l’altro il progetto di fusione tra Oi e PT, che avrebbe dato origine a un nuovo gruppo tlc a matrice lusitana con più di 100 milioni di clienti e 30mila dipendenti. L’operazione era già stata rinegoziata in seguito ai problemi finanziari di Banco Espirito Santo, azionista di riferimento di PT, che hanno impedito alla holding Rioforte – di proprietà della famiglia fondatrice del Banco – di rimborsare un prestito da 847 milioni di euro a Portugal Telecom. Dopo la scoperta del prestito, Oi ha infatti imposto una revisione delle condizioni della fusione, portando la quota di Portugal Telecom nel nuovo gruppo al 25,6% dal 38% previsto inizialmente.

La notizia, inoltre, ha subito riacceso i riflettori sul Brasile, dove Oi potrebbe usare i proventi della vendita per finanziare l’acquisizione di Tim Brasil.

Le voci sul futuro della controllata Telecom Italia si susseguono senza sosta e costringono il management della società italiana a smentire tempestivamente le varie ricostruzioni di stampa. Venerdì scorso, sia il presidente, Giuseppe Recchi, che l’Ad Marco Patuano hanno smentito le voci secondo cui America Movil, Telefonica e Oi avrebbero raggiunto un accordo per lanciare un’offerta da 10,4 miliardi di euro e spartirsi la controllata di Telecom Italia TIM Participações che controlla Tim Brasil.

Oi dal canto suo ha confermato di aver affidato a BTG Pactual il compito di sviluppare una proposta valida per le acquisizioni della quota del 68% detenuta da Telecom Italia in TIM Participacoes (il restante 32% è della famiglia Werthein). A questo scopo, spiega la società, BTG Pactual ha contattato diverse parti potenzialmente interessate all’operazione, inclusa America Movil, il gruppo che controlla l’operatore mobile Claro, di proprietà del miliardario Carlos Slim, ma al momento non è stato raggiunta alcuna intesa o accordo sulla struttura dell’operazione e che non è stato firmato alcun documento o proposta inerente la transazione.