#Storie. Alza gli occhi dal cellulare… Love is in the air!

di di Fabienne Pallamidessi (Autrice - Sceneggiatrice) |

Come dice la canzone, una canzone del 1977: 'Love is in the air'. E allora distogliamo per un giorno gli occhi dai nostri amatissimi schermi e andiamo al parco!

Italia


Love is in the air

I ragazzi sono sempre sorprendenti, quando meno te l’aspetti colorano il cielo di speranza.

E’ quello che ho pensato quando Eugenia, 16 anni, mi ha raccomandato, senza pensarci su troppo, ma con molta convinzione, un link ad un video contenente una testimonianza di non poco conto.


#Storie è una rubrica curata da Fabienne Pallamidessi e dedicata all’“Internet della gente”.
Inviateci i link dei siti sui quali vorreste si sviluppasse una storia all’indirizzo storie@key4biz.it e Fabienne Pallamidessi la costruirà per voi.
La rubrica è anche su Facebook (Internet della gente) e Twitter (@InternetStorie).
Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

 

“…E’ in inglese ma si capisce perché il ragazzo è very british…” – dice Eugenia, sbirciando ogni tanto sul cellulare, “jeunesse oblige” – ci racconta quello che pensa delle nuove tecnologie.

Interessante il punto di vista di Eugenia.

Prima di tutto per molti giovani di oggi, chi ha vissuto gli anni ’70 e ’80 ha conosciuto “l’età dell’oro“…

“A parte la musica e la moda che erano troppo “fighe”, i bambini dell’epoca – sembra di parlare di tempi davvero “troppo” antichi, ma d’altra parte Eugenia ha solo 16 anni – andavano al parco, facevano i turni sull’altalena e si sporcavano le mani con la terra. A casa poi costruivano delle cose con i Lego e disegnavano con veri pastelli… creavano … mentre oggi, già a tre o quattr’anni usano il tablet e il peggio è che i genitori ne sono fieri. Ma i disegni sul tablet come gli snapchat dopo qualche secondo spariscono… e di essi non rimane niente.”  

 

Sempre secondo lei, le cose non migliorano crescendo.

 

Spesso i ragazzi stanno insieme, ma magari ciascuno di loro sente la musica in cuffia per conto proprio, mentre giocano a Candy Crush o a Quizduello.

Nella vita “reale”, si parla poco, si guardano dei profili su Facebook o le ultime foto dei “tipi più popolari del liceo” su Instagram, perché per confidarsi o sfogarsi, si chatta su WhatsApp

Prima, era meglio… e se guardi il video, i due s’incontrano solo perché non stanno con il telefonino in mano mentre camminano, ti rendi conto?!”

 

 

Allora, visto che va molto di moda creare “Il Giorno del…“, perché non proporre il “Il Giorno senza il…“.

Senza la rete, ad esempio.

Aiutooo!

Dai, come dice la canzone, una canzone del 1977, of course: “Love is in the air“.

E allora distogliamo per un giorno gli occhi dai nostri amatissimi schermi e andiamo al parco!