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Inwit: l’alleanza Vivendi-Mediaset inquieta Cellnex

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La sorte di Inwit sarà sicuramente più chiara dopo il prossimo cda, all'inizio di maggio. Telecom Italia ha assicurato che la decisione verrà presa indipendentemente da Vivendi.

L’alleanza tra Mediaset e Vivendi metterà all’angolo l’offerta di Cellnex per le torri di Inwit?

È la domanda che aleggia tra gli osservatori stranieri, convinti che dietro al nuovo rinvio della decisione da parte di Telecom Italia possa esserci la volontà di Bollorè di rafforzare l’asse con Mediaset attraverso la cessione di Inwit a Ei Towers, al di là di quelle che potranno essere le sinergie dell’operazione.

Inwit ha una capitalizzazione di 2,6 miliardi di euro ed è attualmente il principale gestore di torri tlc  in Italia, con  11.500 siti in gestione, seguita da Vodafone (11.300 siti), Hutchison (7800), Cellnex (8 mila), Wind (2 mila) ed Ei Towers (circa 1500). Dopo averne quotato in Borsa una quota del 40%, Telecom Italia ne controlla il 60% ma è interessato a mantenerne solo una quota di minoranza e ha pertanto messo in vendita il 45% del suo pacchetto.

Cellnex, lo ricordiamo, ha già acquisito le torri di Wind e di Atlantia e su una eventuale presa di controllo anche di Inwit dovrebbe pronunciarsi l’Antitrust.

La società spagnola, insieme al Fondo F2i ha presentato un’offerta sull’intero pacchetto del 45% messo in vendita da Telecom Italia, a un prezzo che dovrebbe attestarsi a 4,9 euro per azione e dovrebbe poi proseguire con un’Opa sul capitale flottante.

L’offerta era data per vincente dagli osservatori, almeno fino a quando non è stato stretto l’accordo tra Vivendi e Mediaset.

La controllata Mediaset Ei Towers ha infatti presentato un’offerta più complessa che prevede un’offerta da 5,3 euro per azione ma solo sul 29% della quota messa in vendita. Successivamente, Ei Towers salirebbe nel capitale, conferendo 1.000 torri tlc in pancia alla controllata TowerTel, per un valore di 200 milioni di euro. Il cda di Inwit ha già dato il suo via libera all’eventuale acquisto. Ma la decisione di Telecom Italia, attesa per lo scorso 17 marzo, tarda ancora ad arrivare.

Nel frattempo, qualcosa è cambiato: alla guida di Telecom Italia è arrivato Flavio Cattaneo – che come dice il quotidiano francese Le Figaro, “gode di una solida fama di ‘raddrizzatore di bilanci’” – e, come ricordavamo, Vincent Bollorè ha siglato un accordo con Mediaset per l’acquisizione della Pay Tv Premium.

“Cattaneo ha messo la vendita in attesa, generando frustrazione in Cellnex e tra gli azionisti di minoranza di Inwit, tra i quali Artemis, Schroders, UBS e Axa”, sottolinea il Sunday Telegraph, aggiungendo poi che “la frustrazione è diventata paura che l’accordo possa collassare alla luce del rafforzamento del legame tra Vivendi e Mediaset”.

Il quotidiano sostiene inoltre che ”la situazione è ulteriormente complicata dal relativo lassismo dei controlli sulla corporate governance in Italia”, suscitando interrogativi su quali saranno i reali interessi che muoveranno la decisione del board di Inwit.

La sorte di Inwit sarà sicuramente più chiara dopo il prossimo cda che si riunirà il 3 maggio per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016. Al momento Telecom Italia ha assicurato che la decisione verrà presa indipendentemente da Vivendi. Rassicurazioni che,  però, non hanno convinto la stampa straniera.

Citando una fonte vicina al dossier, il Sunday Telegraph afferma ancora: “L’offerta di Cellnex è più forte dal punto di vista delle sinergie e tiene conto degli azionisti di minoranza. Ma chi sa cosa ha in mente Bollorè”.

Il quotidiano spagnolo Expansion sottolinea dal canto suo che, “anche se le sinergie dell’unione tra Cellnex e Inwit  non sono così alte come qualcuno sostiene, l’alleanza tra Mediaset e Vivendi potrebbe spingere  qualche consigliere…ad appoggiare l’offerta di Ei Towers”.