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Telecom Italia: Flavio Cattaneo nuovo Ad

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Per il Ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, la nomina di Cattaneo è 'un'ottima notizia per il futuro di un gruppo solido come Tim e anche per l'Italia'.

E’ Flavio Cattaneo il nuovo amministratore delegato di Telecom Italia. Lo ha deciso con voto unanime il cda riunito oggi sotto la presidenza di Giuseppe Recchi, risolvendo dunque con la celerità promessa il processo di selezione del nuovo Ad.

Il manager, classe 1963, già consigliere Telecom era dato in pole position appena resa pubblica la notizia delle dimissioni di Marco Patuano. Poco avevano convinto le dichiarazioni a caldo del suo portavoce, che lo volevano disinteressato al ruolo di Ad della società telefonica: fonti vicine al socio francese Vivendi hanno continuato a dare per certa la sua nomina appena fossero stati risolti i rapporti con la compagnia ferroviaria NTV, di cui è amministratore delegato da febbraio 2015 e anche azionista.

Secondo i bene informati, è stato proprio lo stesso presidente Vivendi, Vincent Bollorè, a insistere sul nome di Cattaneo. Arrivano infatti a stretto giro – subito dopo il cda durato due ore – le dichiarazioni soddisfatte del Ceo del gruppo francese Arnaud de Puyfontaine (braccio destro di Bollorè e membro del comitato nomine di Telecom) che ha definito la nomina di Cattaneo “un’ottima notizia per il futuro di un gruppo solido come Tim e anche per l’Italia”.

A Cattaneo, che farà il suo debutto ‘ufficiale’ il prossimo 12 aprile, “sono state conferite le responsabilità del governo complessivo della Società e del Gruppo, inclusa la responsabilità di definire, proporre al Consiglio di Amministrazione e quindi attuare e sviluppare i piani strategici, industriali e finanziari e tutte le responsabilità organizzative per garantire la gestione e lo sviluppo del business in Italia e in Sud America”, informa Telecom in una nota.

Nato nel 1963, architetto laureato al Politecnico di Milano e sposato con l’attrice Sabrina Ferilli, Cattaneo – dicono le biografie ‘non ufficiali’ – ha un passato di DJ  (a Radio Lombardia 91) oltre che di più giovane Direttore Generale della Rai (dal 2003 al 2005 quando gestì la fusione con Rai Holding e la separazione contabile); di Ad di Terna (dal 2005 al 2014) di consigliere di Generali Assicurazioni (da dicembre 2014) e di  Consigliere indipendente di Telecom Italia (da aprile 2014).

Un curriculum, insomma, costellato di sfide e imprese non da poco: in un anno, sotto la sua guida Ntv (fondata da Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle di cui è stato confermato ad lo scorso dicembre) è arrivata al turnaround, postando un utile di 1,8 milioni rispetto a una perdita netta di 55 milioni un anno prima.

Come ardue saranno sicuramente anche quelle che dovrà affrontare al timone di Telecom. Spetterà infatti a lui gestire i diversi dossier sul tavolo: dalla vendita delle torri Inwit al futuro della controllata brasiliana Tim Brasil, passando per il taglio dei costi chiesto da Vivendi, che pare voglia una sforbiciata da un miliardo di euro in tre anni rispetto ai 600 milioni preventivati nel piano strategico firmato Patuano.

Le cronache attribuiscono a Cattaneo anche qualche attrito con Enel, risalente ai tempi in cui era alla guida di Terna e la società elettrica lo accusava di ‘invasione di campo’. Una diatriba per ingegneri la definì qualcuno…che oggi sembra riproporsi, con Enel, stavolta, pronta a ‘invadere’ il campo di Telecom nella fibra ottica. Vedremo anche come Cattaneo riuscirà a gestire la questione infrastrutturale.

Giuseppe Recchi resterà al suo posto come presidente esecutivo del gruppo. A Recchi risultano attribuite, in sintesi, l’identificazione delle linee guida di sviluppo del gruppo, di intesa con l’amministratore delegato; la supervisione dell’elaborazione dei piani strategici, industriali e finanziari, della loro realizzazione e del loro sviluppo; la supervisione della definizione degli assetti organizzativi, nonché la supervisione in materia di security e sulla societa’ Telecom Italia Sparkle. Inoltre la rappresentanza della società e del gruppo nei rapporti esterni con le Autorita’, le istituzioni italiane e internazionali e gli Investitori; la responsabilità organizzativa delle funzioni Brand strategy and media, institutional communication, legal affairs, public affairs, e corporate shared value.