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Il Li-Fi esce dal laboratorio: via alle ‘prove sul campo’ in Estonia. Raggiunta velocita di 1GBps

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A Tallin, in Estonia, i ricercatori della società Velmenni dicono di aver raggiunto una velocità di trasmissione dati di 1 GBps, pari a 100 volte quella delle attuali reti Wi-Fi.

Il Li-Fi esce dal laboratorio per essere testato sul campo, negli uffici e nei distretti industriali di Tallin, in Estonia, dove i ricercatori della società Velmenni dicono di aver raggiunto una velocità di trasmissione dati di 1 GBps, pari a 100 volte quella delle attuali reti Wi-Fi.

Li-Fi (light fidelity), un sistema di comunicazione che sfrutta la porzione di luce visibile dello spettro elettromagnetico (VLC, Visible Light Communication) tra 400 e 800 terahertz (THz) per trasmettere informazioni.

Il  termine Li-Fi è stato coniato nel 2011 dal Prof. Harald Haas dell’Università di Edimburgo, che aveva dimostrato come una lampada a LED dotata di tecnologia di elaborazione del segnale fosse in grado di trasmettere un video ad alta definizione a un computer.

La tecnologia funziona sostanzialmente come un codice morse estremamente avanzato: immaginiamo di spegnere e accendere una torcia per trasmettere un messaggio, così attivare e disattivare un LED a velocità estreme può consentire di scrivere e trasmettere usando il sistema binario.

“Tutto quello che bisogna fare – ha aggiunto – è adattare un microchip ai sistemi di illuminazione così da combinare due funzionalità: l’illuminazione e la trasmissione dati”, ha detto Haas aggiungendo che “in futuro non avremo solo 14 miliardi di lampadine, ma potremmo avere 14 miliardi di sistemi Li-Fi diffusi nel mondo”.

Quanto alla sperimentazione in corso in Estonia, “Abbiamo progettato una soluzione di illuminazione intelligente per un ambiente industriale in cui la comunicazione dei dati avviene attraverso la luce. Abbiamo anche allestito una rete Li-Fi per un cliente privato per l’accesso a internet all’interno dei loro uffici”, ha spiegato il Ceo di Velmenni Deepak Solanki.

Le sperimentazioni sulle potenzialità del Li-Fi sono in corso da diversi anni: in Cina, un paio d’anni or sono, un team di ricercatori era riuscito a raggiungere una velocità di trasmissione da 150 megabits al secondo, con una lampadina a LED da un watt in grado di connettere 4 computer. Poco tempo dopo, un team di ricercatori britannici sosteneva di aver raggiunto una velocità di trasmissione dati di 10Gbit/s, utilizzando una lampadina a micro-LED per trasmettere 3,5 gbit/s su ciascuno dei tre colori primari – rosso, verde e blu – che costituiscono la luce bianca.

Nel corso di altri test l’impressionante velocità raggiunta è stata di 224 Gbps.

La tecnologia Li-Fi presenta notevoli vantaggi: innanzitutto quello di bypassare le già congestionate frequenze radio del Wi-Fi e di garantire una capacità pressoché illimitata, nonché la possibilità di fornire una connettività più localizzata e costante negli edifici, grazie alla distribuzione uniforme di trasmettitori a LED.

Diversi utenti connessi in una stessa stanza, inoltre, potrebbero navigare senza interruzioni o interferenze, sfruttando il fatto che le lampadine a micro-LED permettono di trasmettere flussi di luce in parallelo, moltiplicando ciascuno la quantità di dati trasmissibili.

Il Li-Fi presenta inoltre una serie di altri vantaggi dal punto di vista della sicurezza: dal momento che la luce non può penetrare i muri come le onde radio, sarebbe quasi impossibile per gli hacker intrufolarsi nelle reti, mentre viaggiando in aereo non ci sarebbe bisogno di spegnere i dispositivi.

Last but not least, l’utilizzo di lampadine a LED eviterebbe la necessità di nuove infrastrutture per potenziare le reti.