il caso italiano

Eutelsat TV Awards 2016 da record: al premio candidati 120 canali satellitari da oltre 40 Paesi

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Il CEO Rodolphe Belmer parla della crescita dei canali satellitari in HD, un vero e proprio "caso italiano". Intanto venerdì la 19esima edizione dell'evento internazionale si terrà al Palazzo del Ghiaccio di Milano

Un tributo alla vitalità della televisione via satellite nel mondo. Questo lo spirito degli Eutelsat TV Awards 2016, l’unica manifestazione a livello internazionale dedicata al settore che si svolgerà venerdì prossimo 25 novembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano. L’assegnazione degli ambiti riconoscimenti, nel quadro delle 8 categorie del premio, durante una serata di gala alla presenza di autorevoli rappresentanti del comparto televisivo in arrivo da tutto il globo. Giunto alla diciannovesima edizione, l’appuntamento ha già toccato un record in termini di partecipazione registrando la candidatura di oltre 120 canali provenienti da una quarantina di Paesi.

A tenere alta la bandiera italiana sono: Sky Cinema 1 HD (Cinema), Rai Sport 1 HD (Sport) e Sky Arte HD (Cultura/Documentari), in gara anche nella sezione speciale Best programme con ‘Operazione Caravaggio – Mystery of the Lost Caravaggio’.

I vincitori sono decretati dagli esperti di caratura internazionale che compongono la giuria presieduta dal giornalista Rai, Duilio Giammaria. Tutti i canali in lizza – 3 per ciascuna categoria – concorrono per il People’s Choice Award, il premio popolare assegnato online dal pubblico che fino ai primi di novembre ha avuto la possibilità di votare la proposta preferita attraverso diversi siti internet.

Alla vigilia del Premio, in un articolo apparso sul Corriere della Sera, il CEO di Eutelsat Communications, Rodolphe Belmer, sottolinea come in Italia i canali in alta definizione sul satellite Hotbird siano più di 100, cresciuti più del doppio dal 2010 ad oggi; numeri importanti che con soddisfazione rappresentano secondo Belmer un vero e proprio “caso italiano”.

Il fenomeno della tv satellitare globale nato agli inizi degli anni Novanta – continua Belmer – ha portato al fianco della televisione generalista i canali dedicati a specifici temi come musica, sport e documentari. È stata un’innovazione epocale per i contenuti e la forma e che si è imposta sia come intrattenimento domestico, sia come modello di business“.

Eutelsat (1476 miliardi di euro di fatturato nel 2015, in crescita del 4% rispetto l’anno precedente e derivato per il 63% dal mondo delle applicazioni video) trasmette i programmi attraverso una imponente flotta di 38 satelliti in orbita attorno all’Equatore a 36mila chilometri di altezza. “Alla base del successo – sottolinea ancora Belmer – c’è senza dubbio l’innovazione tecnologica e questo ci spinge a guardare al futuro con ottimismo. In particolare, l’alta qualità tecnica delle immagini è diventata un parametro fondamentale per lo sviluppo del mercato televisivo. Adesso assistiamo su scala globale all’incremento del numero di canali in alta definizione, proprio come dimostra il caso italiano“.

Il passo successivo, secondo il CEO, sarà la maggiore affermazione dell’Ultra HD che migliorerà la visione “grazie ad immagini più dettagliate e sempre più ricche di colori. Ora già il 25% dei televisori delle case europee è in Ultra HD e si può prevedere che rapidamente arriveranno al 50%. Rafforzeremo l’impegno al fianco dei broadbcaster per supportare il comparto nel cammino verso l’HD e l’Ultra HD. Lo facciamo in generale e in particolare anche in Italia dove lavoriamo costantemente al fianco di tutti i player del settore tra cui Rai, Mediaset e Sky con l’obiettivo di incrementare l’offerta televisiva di qualità a beneficio dei telespettatori sempre più attenti alle nuove possibilità“.