Scorporo della rete

BT, Londra in pressing per la separazione strutturale di Openreach

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La semplice societarizzazione della rete non spinge gli investimenti ‘full fiber’ di BT, per questo il Governo sta preparando un piano che prevede lo spin off completo di Openreach dalla casa madre.

Cresce nel Regno Unito il disappunto del Governo per il mancato impegno economico di BT verso un profondo upgrade della sua rete in rame. Malumore che circola a Londra fra ministri e regolatori, che rilanciano il dibattito sulla separazione strutturale di Openreach, la società della rete di BT che nonostante la separazione legale e funzionale dalla casa madre (che la controlla al 100%), resta vincolata sul fronte degli investimenti all’ex monopolista.

Il Telegraph solleva il velo sulla diatriba, raccontando che ministri e regolatori (Ofcom) sono rimasti “molto frustrati” dal piano a banda larga di BT, che ha da poco annunciato appena 3 milioni di nuove “connessioni full fiber” al 2020, un milione di case in più rispetto al piano in vigore, di cui peraltro centinaia di migliaia in aree bianche a fallimento di mercato, dove sono previste agevolazioni pubbliche.

L’investimento peraltro è stato annunciato dopo mesi di dibattiti e dopo una consultazione pubblica su Openreach, mentre i concorrenti, in primo luogo Vodafone, dal canto loro stanno presentando piani infrastrutturali più consistenti.

Il problema principale riguarda quindi gli investimenti di BT, visto che l’impegno atteso dal Governo era per almeno 10 milioni di case raggiunte in full fiber.

Ed è per questo motivo che fonti di Westminster, secondo il Telegraph, hanno fatto trapelare che il Ministero della Cultura sta preparando una nuova proposta di separazione societaria completa di Openreach  nel quadro di una più ampia revisione del quadro futuro dell’infrastruttura Tlc del paese.

Insomma, è tempo di ripensare il quadro complessivo delle Tlc del paese, secondo una fonte, e Openreach deve essere completamente sciolta da ogni legame con BT perché le potenzialità delle connessioni “full fiber” sono enormi secondo il Governo, ma BT e Openreach (i player che potrebbero trarre i maggiori vantaggi) non sembrano intenzionate a investire in maniera adeguata per la nuova rete. E Londra vuole capire perché e vederci chiaro.

La questione sta tornando in cima all’agenda politica di Londra, anche se BT deve implementare la separazione legale da Openreach architettata per renderla più indipendente dalla casa madre e per stimolare gli investimenti sul suo network. Secondo una fonte, Openreach non può investire liberamente senza il placet di BT.

I maggiori clienti di Openreach, che insieme ai clienti consumer di BT comprendono fra gli altri Sky, TalkTalk e Vodafone, sono stati chiamati ad esprimersi nuovamente sulla separazione di Openreach nel quadro della revisione complessiva del mercato.

Non mancano gli esempi in Europa. In Italia, Tim ha appena annunciato un piano di societarizzazione della rete più ampio di quello di BT e il governo britannico potrebbe decidere di andare ancor più oltre, imponendo la vendita di Openreach dopo la Brexit.