Report PwC

Blockchain, mancanza di regole e fiducia i primi nodi da sciogliere

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Secondo un’indagine di PwC, l’incertezza sul quadro regolatorio e una certa mancanza di fiducia sono gli elementi che più frenano la diffusione della nuova tecnologia.

Incertezze regolatorie e mancanza di fiducia, sono questi gli ostacoli maggiori che frenano la diffusione su ampia scala della blockchain fra le aziende secondo un’indagine condotta dalla società di auditing PriceWaterhouseCoopers (PwC) e diffusa a fine agosto.

Secondo l’indagine “Blockchain is here. What’s your next move?” condotta da PwC su un campione di 600 manager di 15 paesi – fra cui Australia, Cina, Danimarca, Italia, Francia, Germania, Hong Kong, India, Giappone, Olanda, Singapore, Svezia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Usa – a livello globale sui progetti di blockchain condotti internamente alle loro aziende e sull’idea che se ne sono fatti, il problema più sentito riguarda appunto la manca di un quadro ben definito di regole,  a seguire la mancanza di fiducia da parte degli utenti e la difficoltà di mettere insieme un network come terzo problema da superare.

Secondo gli analisti di PwC, le aziende non vogliono perdere il treno della blockchain, anche se in questa fase iniziale del suo sviluppo restano le preoccupazioni sul fronte delle regole.

In teoria, la blockchain per definizione e per sua natura – vista l’immodificabilità della catena di transazioni che la compone – dovrebbe suscitare fiducia e non dubbi fra gli utenti. Ma di fatto le cose non stanno così, perché le imprese sono costrette ad affrontare questioni che riguardano la fiducia in maniera costante nella loro attività.

Secondo il report, due manager su tre che fanno parte del campione preso in considerazione (pari all’84% dei partecipanti) hanno progetti blockchain in essere, a fronte di un 25% degli intervistati che in azienda ha progetti blockchain già implementati o progetti pilota già avviati.

Secondo lo studio, il 46% del campione identifica il settore finanziario come il più promettente ed immediato per lo sviluppo della nuova tecnologia nei prossimi 3-5 anni. Il 14% vede il settore Energy e Utility in cima alle sue preferenze, mentre il 12% la blockchain si svilupperà primariamente nel settore industriale e manifatturiero.

Usa e Cina sono state identificati come i mercati più promettenti per lo sviluppo della blockchain, rispettivamente con una percentuale del 29% e del 18%.

Nel mese di agosto, il Ministero cinese dell’Industria e della tecnologia in collaborazione con Tencent Holdings ha pubblicato un report su servizi finanziari e blockchain in Cina.

Secondo questo report, la blockchain può migliorare la trasparenza delle transazioni finanziarie, rafforzare la flessibilità delle operazioni del sistema finanziario, automatizzando i processi modificando i sistemi di archiviazione e dei metodi di conciliazione delle transazioni e dei servizi finanziari.

Delle potenzialità di sviluppo della Blockchain in Italia si parlerà in modo approfondito al Convegno ‘Blockchain e servizi: il ruolo dell’Italia tra PA e imprese’ organizzato dalla Fondazione Bordoni che si terrà a Roma il 25 settembre prossimo.