Forum congiunto SAIE e SCE 2013 su ‘Better Building & Smart City’: 6 incontri su nuova edilizia e innovazione tecnologica

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Edilizia high tech e ‘mattone’ sostenibile per ripensare, ricostruire e sviluppare in chiave ‘verde’ le nostre città di oggi e di domani: si apre un confronto a 360° tra politici, amministratori, urbanisti e professionisti del settore.

Italia


Smart Building Grande

Una buona fetta dell’economia italiana è legata all’industria delle costruzioni e dell’edilizia. Dal 2008 sono stati 700 mila i posti di lavoro andati persi per la crisi economica e oltre 11.200 le aziende che hanno dovuto chiudere. Secondo l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), se non cambia qualcosa, entro la fine dell’anno un ulteriore 30% di imprese potrebbe non farcela. Un panorama difficile, complesso e minaccioso, da cui però si può uscire solo innovando e guardando con favore ai molteplici scenari futuri legati alle smart city.

 

Le città si possono costruire, ricostruire e trasformare, tre diversi modi di considerare lo sviluppo economico, a partire dall’industria delle costruzioni, che non possono prescindere dall’uso di ICT e altre soluzioni green technology. Per questo il Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia (SAIE) e la Smart City Exhibition (SCE) di quest’anno, eventi che si svolgeranno in contemporaneo dal 16 al 18 ottobre prossimi, hanno deciso di proporre un Forum congiunto e permanente dedicato a “Better building & Smart cities“.

 

Sei meeting per discutere di innovazione tecnologica, ICT, smart city, edilizia di nuova generazione, recupero urbano e rigenerazione di quartieri, risparmi energetici e autosufficienza energetica, sensori digitali per il monitoraggio degli edifici e dello stato del clima, sostenibilità ambientale, riduzione di CO2, materiali ecocompatibili e molto altro.

 

La città del futuro va pensata proprio a partire dal mattone, dalla base stessa degli edifici che danno forma all’abitato. Il fatto che l’economia italiana sia dipendente in larga parte dal ‘mattone’ non consente, nella sua forma più tradizionale, di competere con i mercati internazionali, ne permette alle aziende stesse di elevare i livelli di competitività. La crisi economica e le nuove tecnologie smart city, però, danno la grande opportunità di rilanciare il settore e di pensare all’edilizia come un’occasione da non sprecare per cambiare i nostri centri urbani e il loro rapporto con il territorio.

 

Utilizzo di materiali nuovi e dal minor impatto ambientale, introduzione di tecnologie innovative per la gestione delle risorse energetiche ed idriche negli edifici, far salire il valore dell’immobile in base al tasso di ICT, fare in modo che gli investimenti in green technology abbiano tempi di ritorno più rapidi, approntare soluzioni smart building in tutti i Comuni italiani, promuovere soluzioni di energy & security management, sono alcuni degli argomenti che su cui si confronteranno decine di professionisti, ingegneri, urbanisti, architetti, rappresentanti del mondo accademico, istituzionale e della ricerca durante gli appuntamenti del Forum “Costruiamo le città del futuro“.

 

Spazi inclusivi, senza barriere architettoniche, che facilitino la mobilità sostenibile, che garantiscano il massimo livello di sicurezza, che offrano ampi spazi verdi vivibili, momenti di socializzazione attiva e una migliore qualità della vita per gli abitanti. Questi i comfort che dovrebbe garantire l’edilizia italiana di nuova generazione, come exit strategy dalla crisi e occasione per ridurre lo sfruttamento del territorio. Alla cittadinanza, invece, spetta l’impegno ad una maggiore partecipazione ai fenomeni di cambiamento in atto, tra cui quelli relativi allo sviluppo urbano di cui si discuterà negli appuntamenti messi in agenda da SAIE e SCE per il 2013.

 

(f.f.)