SOCIAL NETWORK: Agenzia delle Entrate USA apre pagina su Facebook e Twitter. Attilio Befera, ‘Presto anche in Italia’

di Flavio Fabbri |

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Lo scorso anno, proprio in questi giorni, la Electronic Frontier Foundation (EFF) denunciava pubblicamente l’uso distorto dei social network che ne facevano il Dipartimento di Giustizia americano e l’IRS, la temuta Agenzia delle Entrate con sede a Washington. l’IRS, in pratica, aveva utilizzato Facebook e Twitter per controllare gli utenti delle reti sociali e soprattutto il loro modo di spendere i soldi, così che fosse possibile un controllo incrociato tra quanto dichiarato e quanto posseduto realmente anche a partire dai social media.

Un utilizzo illegale del web e dei dati personali, tuonava l’organizzazione internazionale non profit di avvocati e legali rivolta alla tutela dei diritti digitali, anche se a fin di bene, come sostenevano IRS e dipartimento di Giustizia USA. Cercare informazioni utili nella caccia agli evasori non è un buon argomento per calpestare i già flebili diritti degli utenti di Internet.

Oggi, però, sempre la IRS ha aperto un nuovo account Facebook e Twitter, ufficialmente per comunicare con gli stessi contribuenti americani e scambiare informazioni utili. Nella pagina su Facebook sono apposti tutti gli aggiornamenti dell’agenzia in termini di decisioni tributarie e fiscali che possono interessare cittadini e aziende. Una mossa in linea con la politica voluta da Barack Obama di rinnovo della Pubblica Amministrazione in chiave digitale. l’IRS ha inoltre aperto nuovi canali di comunicazione anche su YouTube, sia generalisti, sia tecnici, con servizi multilingua rivolti a minoranze etniche e soprattutto ai tanti cittadini ispanici.

Anche l’Agenzia delle Entrate italiana pensa ad una soluzione simile, sfruttando la rete per comunicare con gli utenti e i contribuenti facilitando molti passaggi e soprattutto assicurandosi una maggiore diffusione in termini di informazioni utili. Al momento è solo un’idea, ha dichiarato all’ASCA Attilio Befera, DG dell’Agenzia: “Ci stiamo pensando, forse tra una settimana si saprà qualcosa di più. Quello che è certo è che ogni strumento utilizzabile contro l’evasione e in chiave di avvicinamento dei cittadini allo Stato e al Fisco è sempre ben accetto“.