Tlc: provider italiani, da Ue regole chiare e separazione strutturale

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COMUNICATO STAMPA


“Il percorso di ‘deregulation’ proposto dal Commissario UE per i Media, Viviane Reding porta alla ribalta luci ed ombre della legislazione italiana sulle Tlc che noi, come Associazione Italiana Internet Provider, abbiamo da anni criticato in relazione alle molte manchevolezze della situazione italiana” ­ ha dichiarato Stefano Quintarelli presidente di AIIP.

 

“In particolare, la separazione strutturale tra rete e servizi ci appare un percorso obbligatorio su cui portare il neo monopolista, per poter dare, finalmente anche in Italia, una risposta adeguata ai problemi  legati alla concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni. Allentare i nodi della regolamentazione, infatti, è una proposta che può trovare terreno fertile solo in quei paesi dove si è già creata una effettiva concorrenza tra gli operatori, come ricorda il Commissario Reding. E non è questo il caso dell’Italia perché siamo tristemente noti per essere agli ultimi posti per concorrenza su rete fissa. L’applicazione di tutte le Direttive europee non può essere facoltativa e laddove si verifichi una mancata applicazione delle norme ci aspettiamo che seguano adeguate procedure di infrazione per il trasgressore. E’ questo ciò che auspichiamo, sanzione per sanzione” – ha concluso Stafano Quintarelli.