PwC: nel 2018 la pubblicità online supererà quella Tv. Italia quarto mercato europeo per l’eAd

di Raffaella Natale |

Secondo PwC, l’Italia è il quarto più grande mercato in Europa per la pubblicità online con un tasso di crescita annuo da qui al 2018 del 20,6%.

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L’industria mondiale dei media e dell‘entertainment crescerà del 5% l’anno fino al 2018, trainata dalla pubblicità online.

E’ quanto emerge dall’Entertainment & Media Outlook 2014-2018 di PriceWaterhouseCooper (PwC) che analizza i dati di 54 Paesi tra cui l’Italia.

I dati relativi al nostro Paese saranno pubblicati dopo l’estate, ma Pwc ha già anticipato che nel settore la ripresa è vicina, con un tasso di crescita della pubblicità televisiva del 5% e di quella online del 10,6%, tanto da far diventare l’Italia il quarto mercato europeo dell’eAdvertising.

 

L’Italia risale la china

Andrea Samaja, PwC Italy Consulting Leader, spiega che l’Italia, dopo aver vissuto una delle peggiori crisi economiche della storia più recente, finalmente comincia a vedere prospettive di crescita.

I dati raccolti da PwC evidenziano la ripresa in alcuni settori chiave come il parco abbonati alla pay tv (CAGR 3,5%) e la pubblicità televisiva (CAGR 5%).

A far da traino alla ripresa saranno tuttavia l’industria digitale, in particolare le connessioni mobili.

PwC prevede che per la fine del 2018 in Italia ci saranno 52,3 milioni di utenti d’internet mobile, con una penetrazione del’85,3%, in forte crescita rispetto ai 33,1 milioni della fine del 2013 (CAGR 9,6%).

Il nostro Paese risulta inoltre il quarto più grande mercato in Europa per la pubblicità online e, per il periodo considerato, si prevede un CAGR del 10,6% dei ricavi totali dell’eAdvertising.

In altre parole, questo significa che gli attori principali (Editori e Broadcaster) dovranno essere strategicamente pronti a un approccio integrato in un ambiente multichannel se vorranno mantenere e aumentare la loro presenza sul mercato pubblicitario.

 

La Cina supera il Giappone

Per la spesa totale per i media e l’intrattenimento digitale (esclusa quella per l’accesso a Internet) è previsto un aumento a un tasso annuale del 12,2% (CAGR) tra il 2013 e il 2018 e rappresenterà il 65% della crescita della spesa globale di questo specifico comparto (quasi due dollari ogni tre dollari spesi).

La pubblicità sta aprendo la strada: nel 2018, il 33% dei ricavi pubblicitari totali verranno dal digitale, rispetto al 17% dei ricavi derivanti dalla spesa dei consumatori. Bisognerà saper applicare una mentalità digitale e saper “monetizzare” il consumatore digitale.

 

Stando alle previsioni di Pwc, nel 2018 la pubblicità online, trainata dal mobile (con un tasso di crescita del 21,5%), è pronta a sorpassare di quella televisiva, da cui si allontanerebbe di soli 20 miliardi di dollari.

 

Nel dettaglio, è a doppia cifra il tasso di crescita di video (+28,1%) e musica in streaming (+13,4%).

 

Dal punto di vista geografico, nel 2018 il mercato cinese dei media e dell’intrattenimento dovrebbe superare quello giapponese, restando secondo solo agli Stati Uniti.

Più precisamente lo studio mostra che nove Paesi emergenti contribuiscono maggiormente alla crescita del settore: Cina, Brasile, Russia, India, Messico, Sud Africa, Turchia, Argentina e Indonesia. Essi dovrebbero rappresentare circa il 22% del mercato globale nel 2018, contro il 12,4% nel 2009

 

Global Entertainment & Media Outlook 2014-2018 di PWC