Ddl semplificazioni, il Garante Privacy lancia l’allarme: ‘ A rischio i diritti di 6 mln di imprenditori’

di Raffaella Natale |

Soro spera che ‘il Parlamento sappia fare giustizia’.

Italia


Antonello Soro

“Il disegno di legge di semplificazione ripropone, con ostinazione degna di miglior causa, una pesante modifica del codice di protezione dei dati personali. Oltre sei milioni di imprenditori potrebbero perdere il diritto alla tutela della loro privacy senza alcuno sgravio di tutti gli obblighi e adempimenti nei confronti delle persone con cui hanno rapporti (clienti, consumatori, dipendenti ecc)”. A lanciare l’allarme è Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, intervenendo in merito all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Ddl semplificazioni che contiene modifiche al Codice sulla privacy.

 

Nel Ddl semplificazioni, si stabilisce, infatti, che “al pari di quanto avviene in altri Paesi UE, viene stabilito che, ai fini del trattamento dei dati personali previsto dal Codice della privacy, qualsiasi imprenditore, anche individuale, è considerato e trattato come persona giuridica: quindi, escluso dal trattamento dei dati personali ivi previsto”.

 

“Viene ipotizzato – sottolinea Soro – un improbabile sdoppiamento della persona di imprenditore a seconda della funzione svolta nel corso della giornata: artigiano, padre di famiglia, marito, mutuatario, inquilino, consumatore, ecc. Saremo costretti a respingere la richiesta di intervento di tutti gli imprenditori, grandi e soprattutto piccoli, che chiedono regolarmente protezione al Garante”.

“La proposta del Governo – continua il Garante – è palesemente in contrasto con l’ordinamento comunitario, con la Carta di Nizza, con il Trattato di Lisbona. Un vero scivolone per un Governo a forte vocazione europeista”.

 

“E’ davvero incredibile – conclude il Presidente dell’Autorità Garante – che nel nome della semplificazione si pensi di sopprimere la tutela di un diritto fondamentale a sei milioni di italiani. Scambiando i diritti per burocrazia. Auspichiamo che il Parlamento sappia fare giustizia”.

 

Il Ddl semplificazioni rappresenta un altro tassello dopo il Decreto Fare varato sabato 15 giugno (Leggi Articolo Key4biz). In pratica “una manovra a costo zero”, come l’ha definita il Ministro per la PA Gianpiero D’Alia. Misure “per rendere più facile la vita ai cittadini e alle imprese“, secondo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi.

 

“A volte la PA si muove in maniera stupida, chiede cose inutili che sfuggono al buonsenso. Per questo i cittadini la sentono lontana. Dobbiamo eliminare la stupidità che c’è nella PA, ed è questo il compito delle nostre semplificazioni“, ha aggiunto D’Alia. E viene dunque annunciata anche “un’agenda” che ogni anno dovrà essere concordata anche con le Regioni e le Autonomie. In modo tale che quello delle Semplificazioni resti un processo costante.