Start-up, l’Italia firma accordo con Israele. Corrado Passera: ‘Ci siamo ispirati al loro modello per le nuove norme’

di Raffaella Natale |

Mario Monti e Benjamin Netanyahu hanno firmato una dichiarazione congiunta per la collaborazione nell’innovazione.

Italia


Corrado Passera

L’Italia intensifica i rapporti con Israele in vista di una maggiore collaborazione tra ricercatori nel settore dell’innovazione tecnologica. Queste le ragioni alla base della visita in Israele del Ministro Francesco Profumo e del Premier Mario Monti.

Oggi i due governi firmano una dichiarazione congiunta su start-up e cooperazione nell’high-tech, oltre che sulla formazione di giovani imprenditori per la gestione di aziende innovative.  

L’evento è incentrato su tre temi – crescita, scienza e cultura – e ha una forte connotazione operativa, business oriented, con la presenza, accanto alla delegazione governativa, di start-up nel settore dell’Information Technology e rappresentanti della comunità scientifica.

 

E sempre oggi, il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il ministro per gli Affari Esteri, Avigdor Lieberman, hanno firmato un accordo per rafforzare e promuovere la collaborazione tra Italia e Israele.

L’accordo prevede forme di cooperazione rafforzata tra i due Paesi, soprattutto per quanto riguarda il trasferimento tecnologico, la formazione, gli investimenti e, in generale, la condivisione di esperienze tra le rispettive imprese attive sul fronte dell’innovazione tecnologica.

 

“Il tessuto imprenditoriale delle start-up israeliane è tra i più vivaci e sviluppati al mondo, ed è uno degli esempi a cui ci siamo ispirati per la definizione delle nuove norme per le imprese innovative contenute nel secondo decreto per la crescita –  ha commentato il ministro Passera dopo la firma dell’accordo – Siamo convinti che le start-up siano un valido strumento per rafforzare la competitività del nostro sistema economico e generare nuova occupazione qualificata”.

 

L’agenda degli appuntamenti in Israele è stato ricca: a Ramallah, l’incontro con il Ministro per l’istruzione superiore palestinese Ali Jerbawi, per discutere delle possibili collaborazioni nella ricerca dei due Paesi;. a Jaffa, la conferenza “Session on Italian Innovation in the Startup Nation“, nell’ambito della conferenza internazionale sul digital life design, e il meeting “From Brain Drain to Brain Gain“, con il Ministro israeliano David Hershkowitz. Infine, oggi, il vertice bilaterale tra Italia e Israele presieduto dai primi ministri Mario Monti e Benjamin Netanyahu.

 

Profumo, alla conferenza sul digital life design, ha parlato dell’impegno del governo italiano a uscire dalla crisi con l’approvazione di diverse misure tra le quali l’ultima, il Decreto Crescita 2.0, che punta su start-up e innovazione.

“In particolare le start-up – ha sottolineato il Ministro del MIUR – sono al centro di uno sforzo legislativo specifico per semplificare la burocrazia e facilitare l’accesso ai finanziamenti”.

Argomenti che saranno affrontati in modo più approfondito nella Conferenza di oggi.

Il MIUR, ha detto Profumo, sta seguendo una precisa strategia di sostegno ai giovani ricercatori e di creazione di centri d’eccellenza in Italia per affrontare le sfide future.

In questo senso, ha ricordato il Ministro, ieri Intesa San Paolo ha firmato un Protocollo d’intesa con il Ministero israeliano dell’Industria, al fine di sostenere i rispettivi programmi per le start-up innovative.

 

Nel pomeriggio di ieri alla Tavola Rotonda nell’ambito della Conferenza ‘Session on Italian Innovation in the Startup Nation’, Alessandro Fusacchia, a capo della Task Force del Ministro Corrado Passera sulle start-up, ha illustrato il Rapporto stilato che è stato alla base delle norme del Decreto Crescita 2.0 dedicate alle start-up.

Tra gli altri, hanno apportato il loro contributo alla discussione, Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia, e il professor Marco Cantamessa, presidente dell’incubatore del Politecnico di Torino.

Israele – ha concluso ieri Profumo – la ‘nazione delle start-up’, è quindi il giusto esempio per l’Italia e la sua industria”.

 

Ricordiamo, infatti, che il Rapporto di Fusacchia sulle start-up in diversi punti ha fatto riferimento al modello israeliano, specie per la parte relativa al finanziamento delle aziende innovative.

 

Oggi, intanto, diventa operativo il nuovo strumento “Fondo Start-Up” dedicato alle PMI singole o aggregate e creato per favorire la fase di avvio di progetti di internazionalizzazione sui mercati fuori Ue.

“Il Fondo rotativo – spiega il Ministero dello Sviluppo economico in una nota – è nato con l’obiettivo di rafforzare il sostegno pubblico alle PMI nel loro processo di internazionalizzazione”.

Il nuovo strumento si concretizza nella partecipazione del Fondo al capitale sociale di società costituite ad hoc (NewCo) con sede sociale in Italia (o in altro Paese UE qualora necessario per lo sviluppo del progetto).